«Per qualcuno forse è più semplice decidere di andarsene, ma a noi piace coltivare le radici per creare qualcosa nella nostra terra. Se tutti quelli che sono in grado di fare qualcosa per la Sicilia scappano, allora questa terra è destinata a rimanere in mano a chi non ne vuole fare niente». È questo il punto di vista da cui sono partiti lo scorso marzo una decina di giovani lentinesi, dai 25 ai 35 anni, per dare vita all’associazione culturale Talé, Tourism and Leisure Experiences – Turismo ed esperienze piacevoli. Un nome un po’ siculo e un po’ internazionale.
«Per noi siciliani – spiegano a Meridionews i ragazzi – Talé è innanzitutto un’esclamazione di meraviglia legata al guardare ed è per questo che ci è sembrato il nome più adatto per noi che vogliamo far scoprire e osservare le meraviglie del nostro territorio. L’acronimo internazionale è venuto dopo». Barbara e Valeria sono laureate in Scienze dei beni culturali, Elisa e Alberto sono quasi architetti, Lorenzo è laureato in Scienze religiose, poi c’è Anna Lisa la pedagogista, Patrizia l’archeologa, Costanza che è laureata in Lingue e Paola che ha una forte passione per la cultura. Spinti dallo stesso obiettivo, si approcciano al progetto con competenze diverse ma «nessuno di noi è guida turistica con patentino – ci tengono a precisare – siamo semplici accompagnatori, però abbiamo studiato per crearci delle competenze specifiche e ci siamo formati con storici ed esperti che del nostro territorio sanno vita, morte e miracoli».
Quattro i percorsi proposti dall’associazione, per far conoscere le bellezze del territorio lentinese. L’itinerario naturalistico gira attorno al lago Biviere, uno dei più grandi d’Europa, che è l’habitat scelto da tante specie di animali protette e da una grande varietà di piante particolari. «Durante queste escursioni – dicono dall’associazione Talé – spesso coinvolgiamo produttori locali per fare delle degustazioni dei prodotti tipici lentinesi, come il cudduruni che è una focaccia ripiena con verdura, formaggio e salumi o il pane di Lentini, che ha anche avuto la speciale denominazione di presidio slow food, che si mangia cunsato cioè condito con olio, sale, origano e peperoncino».
Il percorso medievale, invece, segue le orme di Federico II per arrivare ai ruderi del Castellaccio. Con l’itinerario archeologico si va alla ricerca dei resti di Leontinoi, una delle più antiche colonie greche della Sicilia e «nell’ambito di questo percorso – racconta Anna Lisa, una delle ragazze di Talé – organizziamo anche percorsi di archeo-trekking, specialmente in primavera o nelle belle giornate, perché sparse nelle campagne lentinesi ci sono molte chiese rupestri e anche resti delle varie popolazioni che hanno attraversato il nostro territorio». Il percorso storico-religioso si snoda, invece, «sui passi dei santi», fra le chiese della città alla scoperta delle origini del culto dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
Pensate non solo per i turisti ma anche per i lentinesi stessi, e in particolare per i ragazzi della scuole, le escursioni hanno prezzi molto modici, dai tre ai cinque euro a persona «e spesso – precisano – facciamo dei pacchetti ad hoc con dei prezzi agevolati per i gruppi». Fra i progetti a breve termine c’è quello di una nuova forma di turismo esperienziale-naturalistico. «Il triangolo Lentini, Carlentini e Francofonte è il territorio dove nasce l’arancia rossa di Sicilia – spiegano – quindi, organizzeremo dei tour negli aranceti per far provare ai turisti a raccogliere questo frutto e degustarlo direttamente sotto l’albero con la possibilità anche di comprarle per portarle via. In ogni caso, quello che a noi sta a cuore – concludono – è la valorizzazione del nostro territorio a 360 gradi, quindi chiunque abbia qualche idea di un nuovo itinerario noi saremo pronti ad accoglierla e a iniziare nuove collaborazioni, che sia una fattoria o un panificatore o qualsiasi altra tipologia di produttore locale perché la nostra forza è anche il fare rete con tutti».
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