Scienze Politiche: no Vademecum, e allora?

Da diversi anni nella facoltà di Scienze Politiche non viene più stampato il vademecum ritenuto da molti una guida essenziale per lo studente. Come fanno allora gli studenti a conoscere piani di studio, programmi, orari di ricevimento e quant’altro? A chi si rivolgono? Queste sono domande frequenti fra le matricole che devono essere introdotte alla “vita universitaria” e che non avendo dei saldi punti di riferimento sono costretti ad affidarsi alle voci di corridoio. Le parole di Luana M. , una studentessa di Scienze Sociologiche, rispecchiano l’insofferenza generale: “Se voglio informazioni chiedo ai colleghi oppure guardo il sito. Spesso però non è molto aggiornato. All’inizio mi sono sentita spaesata, ci ho messo 3 o 4 mesi per ambientarmi. Non è facile!”

Ma perché si è scelto di non fornire il vademecum agli studenti? Il preside, prof. Giuseppe Vecchio ci ha dato diverse spiegazioni. Innanzitutto per motivazioni di carattere economico, la Facoltà non può garantirlo a tutti gli studenti che si troverebbero perciò costretti ad acquistarlo. Inoltre è idea comune che gli studenti debbano essere introdotti all’uso dei mezzi di comunicazione innovativi. Un vademecum cartaceo non è facilmente aggiornabile, sarebbe uno strumento non al passo con la vita della Facoltà. Dunque si preferisce usarne uno on line presente sul sito.

Se sul piano teorico la scelta del Preside è apprezzabile, sul lato pratico esistono varie lacune. Il sito non sempre è aggiornato, ed è per questo che molti studenti sono costretti a recarsi in Facoltà per ottenere un minimo di informazioni. Se pensiamo ai numerosi studenti fuori sede diventa evidente che un problema esiste, ed è grave. Un’altra studentessa di Scienze Politiche Rosella B. dice: “Se ho bisogno di informazioni chiedo in segreteria didattica alla nostra amministratrice oppure direttamente ai professori con delle mail. Non è detto però che io abbia subito risposta, a volte sono costretta a recarmi direttamente in Facoltà perché il sito non è mai aggiornato. Ho avuto notevoli problemi per le materie a scelta, non c’è nessuno che sappia indirizzarci.”

Inoltre non dobbiamo dimenticarci degli studenti che non possono usare internet da casa. L’aula studio che si trova in via Dusmet  mette a disposizione solo 5 postazioni internet, sicuramente insufficienti per tutti. Per non parlare della sede centrale della Facoltà dove esiste solo una colonnina. E’ vero che l’Ateneo ha una convenzione con tutti i comuni e che è possibile usufruire dei loro punti di accesso alla rete, ma non tutti ne sono a conoscenza.

Se da un lato è interessante la politica intrapresa dalla Facoltà di creare un vademecum on line, dall’altro sarebbe più giusto promuovere un uso interattivo di tale strumento. Si dovrebbero creare dei canali e renderli alla portata di tutti che permettano agli studenti di avere un’immediata o perlomeno veloce risposta alle loro necessità. Tale traguardo sembra essere lontano e a volte irraggiungibile.


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