Sala d’Ercole ‘boccia’ la strampalata relazione di Nelli Scilabra

IERI, IN AULA, ESAME DELLE MOZIONI. LA FRAGILITA’ DELLA GIOVANE ASSESSORE E L’INCONCLUDENZA DEL GOVERNO. FALCONE, IOPPOLO E LO SCIUTO NE SOTTOLINEANO IL FALLIMENTO. LAVORI PARLAMENTARI INTERROTTI PERCHE’ IL GOVERNO TEME CHE L’AULA DICA SI’ ALLA MOZIONE DEI GRILLINI CHE PREVEDE L’APPROVAZIONE DEL PROF

S’impantanano i lavori d’Aula a Sala d’Ercole, sede del Parlamento siciliano sulla mozione n.272 relativa alla “Destinazione delle somme di cui al Fondo di garanzia previsto dall’articolo 132, comma 1, della legge regionale n. 4 del 2003 al pagamento delle retribuzioni del personale della formazione collocato in mobilità a zero ore”.

Sospesi, ieri sera, i lavori d’Aula a causa della mancanza del numero legale. Una doppia sospensione, per essere precisi. Prima di un’ora, visto che i parlamentari presenti erano 29. Riaperta la seduta dopo sessanta minuti, il Parlamento dell’Isola si è ritrovato di nuovo senza numero legale. Al vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, che sostituiva il presidente Giovanni Ardizzone, non è rimasta altra strada che rinviare i lavori a martedì prossimo.

A quanto pare – come riferiamo in altra parte del giornale – il Governo avrebbe chiesto alla presidenza dell’Ars di sospendere i lavori perché teme che l’Aula approvi il Prof, il Piano regionale dell’offerta formativa che vincolerebbe lo steso Governo a programmare un Piano che sconvolgerebbe i ‘Piani’ di chi si vorrebbe impossessare del settore.

Lo scontro, su questi delicatissimo argomento, è solo rinviato.

I lavoratori di questo settore, intanto, sono al collasso. Sono in programma scioperi e proteste in tutta la Sicilia. E il Parlamento dell’Isola che fa? Assente.

Quel po’ di dibattito che è andato in scena ieri pomeriggio ha fatto emergere la fragilità del Governo e, perché no?, l’inconsistenza politica dell’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra.

Ieri sera, ascoltando le parole un po’ ‘meccaniche’ pronunciate dall’assessore, è apparso evidente che la giovane componente di questa Giunta sia solo parte di un sistema del quale è pedina.

Ieri l’assessore Scilabra si è presentata a Sala d’Ercole con una relazione scritta. Quasi un ‘compitino’ di circostanza. Un particolare, questo, che dà la misura dell’inadeguatezza del Governo a reggere un confronto in aula con i parlamentari.

È davvero paradossale che la Scilabra dichiari a Sala d’Ercole, ‘leggendo’ il copione, di aver garantito i lavoratori e riformando il settore. Con la maggioranza che la sostiene, o dovrebbe sostenerla, che poi vota favorevolmente le mozioni 16, 33 e 247 dove si dice che gli operatori della Formazione professionale siciliana necessitano di garanzie occupazionali e retributive e dove si sottolineano i ritardi nei pagamenti.

Ma l’assessore ha capito quello che è successo ieri in Aula? Ha capito che la maggioranza, votando sì a questa mozioni, non ha fatto altro che sfiduciare il suo operato?

Ed allora va detto con chiarezza che nemmeno lei comprende cosa fa. Uno stato di confusione, quello dell’assessore Scilabra, che si rinviene non solo nell’azione politico-amministrativa, ma anche nella rappresentanza il Aula all’Ars.

Dai lavori assembleari è emersa in maniera inconfutabile una certezza. Se la maggioranza vota a favore di mozioni presentate dalle opposizioni, beh, appare evidente che i partiti che dovrebbero costituire la maggioranza a sostegno del governo Crocetta non sostengono l’assessore Scilabra. Quella maggioranza che avrebbe dovuto difenderla non lo ha fatto, se non facendo mancare il numero legale alla seconda chiamata per prendere tempo.

C’è voluto un’ora di discussioni nei corridoi di Palazzo Reale per convincere i parlamentari della maggioranza di governo che andava salvata la Scilabra? Ma la “malafiura” nel frattempo l’assessore l’aveva ‘accucchiata’ e senza appelli! Un segnale brutto, per l’assessore Scilabra, che si dovrebbe preparare alla mozione di sfiducia con la quale dovrà confrontarsi tra breve tempo.

C’è un problema di rappresentanza del Governo regionale che appare sempre più fallimentare. Un esecutivo inadeguato che non ha neanche la maggioranza. I partiti cosiddetti di sostegno al Governo Crocetta hanno dato dimostrazione di insofferenza nei confronti della Scilabra e votando a favore delle mozioni sembrerebbe che la pensino come i partiti e movimenti di minoranza.

Dalla relazione letta in Aula, la Scilabra ha sottolineato il ruolo dell’assessorato riportando successi nel processo di riforma e moralizzazione della Formazione professionale siciliana. Riportiamo uno stralcio. “Dalla mia nomina è passato un anno e mezzo ed posso affermare di aver avviato un percorso di riforma rilevante e che ha determinato una netta inversione di tendenza. Ho valorizzato il ruolo della concertazione. Ho attivato la riforma radicale e complessiva”.

L’assessore ha parlato di “salvaguardia dei livelli occupazionali”, di “riduzione di 70 milioni di euro” e di “aggiornamento dell’albo che non si faceva da vent’anni”.

Ed ancora riportiamo un altro passaggio della lettura della relazione dove la Scilabra ha argomentato alcuni momenti della sua gestione che appaiono lontani anni luce dalla realtà in cui vivono i lavoratori del settore senza futuro e senza stipendi.

“I lavoratori sono i principali attori e sono loro che vanno tutelati ed è quello che sto facendo. Con la mia gestione ho provveduto al reingresso di lavoratori nel settore che ne erano fuoriusciti a seguito delle scelte del precedente Governo regionale che li aveva licenziati. Ho obbligato gli enti formativi al accendere un conto corrente dedicato, obbligandoli a reclutare il personale dall’albo degli operatori per le attività formative del 2013/2014. Ad oggi vi sono in corso ispezioni presso gli enti gestori del Piano giovani per verificare che gli obblighi relativi al blocco delle assunzioni al 2008 siano stati rispettati. Ho sbloccato risorse per almeno l’ottanta per cento da destinare al personale degli enti per garantire il mantenimento dei livelli occupazionale ed ho provveduto alla riduzione delle spese di gestione. Ho fortemente voluto l’albo che è lo strumento fondamentale per la salvaguardia delle posizioni dei lavoratori per il presente e per il futuro. Tutti, anche per il futuro, dovranno utilizzare il personale ivi inserito e questo vale anche per l’Oif . Salvaguardare i livelli occupazionali in tutti i casi di revoca dell’accreditamento per evitare il licenziamento dei lavoratori è stato un impegno rispettato con la delibera di giunta n.374 del 18 novembre 2013 attraverso l’affidamento in house al Ciapi di Priolo col progetto ‘Prometeo’ delle attività formative, delle risorse pari a trentacinque milioni di euro e del personale pari a mille e 800 unità e non due mila e 800 come qualcuno ha asserito. Avevamo stanziato una commessa per mille e 400 operatori ed abbiamo previsto di aggiungere ulteriori risorse per arrivare ad assorbirne mille e 800. In questo modo potranno ritornare a lavorare gli operatori espulsi per cause non imputabili a questo governo. Ho finanziato il fondo di garanzia con due milioni ed abbiamo semplificato le procedure amministrative”.

I fatti dimostrano che le parole non trovano conferme e bocciano in toto assessore Scilabra che forse farebbe meglio a togliere il disturbo. Anche sugli Ersu non convincono le parole dell’assessore che ha dichiarato: “È il primo anno che il Governo ha pagato le borse di studio e non ha fatto debiti con le università”.

Gli studenti universitari non la pensano così e le diverse proteste sui ritardi accumulati dall’assessore sulla liquidazione delle borse di studio ma anche sulla mancata nomina dei consigli di amministrazione degli Ersu ne sono la testimonianza schiacciante di una realtà lontana dalle parole.

Il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, intervenendo in aula sulle varie mozioni riguardanti la formazione professionale, ha rilasciato una dichiarazione che riportiamo di seguito.

“Necessita costituire una commissione di indagine, studio e indirizzo che faccia chiarezza sulle drammatiche condizioni in cui attualmente versa la formazione professionale in Sicilia, ma che, contemporaneamente, tracci un serio e ragionato percorso riformatore del settore”.

“Dobbiamo restituire alla nostra Terra – ha detto Falcone – una formazione che garantisca l’essenzialita’ del servizio e, al contempo, preservi le esigenze e i livelli occupazionali del personale interessato”.

“Bisogna smetterla con la politica delle parole – ha concluso il capogruppo forzista – e avviare finalmente un percorso virtuoso di atti concreti e di norme che diano vera prospettiva all’intero sistema ridotto ormai al collasso”.

Anche Gino Ioppolo, deputato della Lista Musumeci, è intervenuto sul dibattito parlamentare.

“L’odierno dibattito sulla formazione professionale evidenzia il ritardo del Governo Crocetta nell’offrire risposte ed indirizzi in base ai quali si intende riformare il settore”.

“Siamo tutti più o meno d’accordo nell’evidenziare le criticità ed i limiti del sistema della formazione in Sicilia – ha dichiarato Ioppolo – più orientata a garantire i gestori della formazione che ad offrire vere prospettive di occupazione.

“Occorre adesso fare un salto di qualità e anziché di analisi retrospettive abbiamo bisogno di individuare linee di indirizzo che siano veramente innovative – ha aggiunto – ho presentato nei mesi scorsi, assieme ai colleghi del gruppo Lista Nello Musumeci il disegno di legge n. 639 del 20/11/2013 basato su due principi: salvaguardare la professionalità dei formatori e collegare la formazione al mondo delle imprese e della produzione, attraverso meccanismi di premialità che consentano di ottenere risultati migliori in termini occupazionali”.

“Chiedo al presidente dell’Assemblea e all’Aula tutta – ha concluso Ioppolo – che questo disegno di legge venga esaminato al più presto”.

Anche Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Partito dei Siciliani (Mpa) e componente della commissione Cultura e Lavoro all’Ars è intervenuto sul dibattito scatenatosi a seguito del confronto parlamentare in Aula con l’assessore Scilabra.

“Sulla formazione professionale il Governo dimostra ancora una volta di non avere le idee chiare – ha sottolineato Lo Sciuto – l’assessore Nelli Scilabra, convocato in Parlamento, non ha dato alcuna risposta in merito alla nuova programmazione 2014/15 sul nuovo piano formativo, considerato che la seconda annualità dell’avviso 20 scadrà entro giugno del 2014. Mi chiedo quale sarà il futuro di questi lavoratori”.

“Voglio ricordare all’assessore Scilabra che gli enti di formazione sono no profit e che se non sussiste un piano finanziario immediato il personale sarà messo in mobilità – ha tuonato l’esponente autonomista all’Ars – dalle dichiarazioni appena esposte dall’assessore, non comprendiamo quando partirà il progetto ‘Prometeo’ affidato al Ciapi e siamo fermi alla scadenza dello scorso gennaio 2014 così come dichiarato in quinta commissione dalla dirigente Anna Rosa Corsello”.

“Secondo la Scilabra – ha rimarcato Lo Sciuto – i lavoratori della Formazione professionale avrebbero ricevuto il settanta per cento dei pagamenti dell’anno in corso, ma questo non risulta dalla dichiarazione degli stessi lavoratori”.


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