Economia

Nel ristorante dell’eco-hotel di Letojanni «c’è l’abbondanza della Sicilia in ogni piatto»

«Il cibo non è solo nutrimento, ma anche un modo per conoscere e apprezzare il territorio». Ne è convito Valerio Amoruso, chef dell’Albatros Beach Hotel sul lungomare di Letojanni, lungo la costa taorminese. Un eco-hotel a quattro stelle che si prende cura dell’ambiente circostante e che valorizza pure un turismo di prossimità alla scoperta della Sicilia nascosta. Che nei piatti, invece, viene svelata. «Dai prodotti di terra a quelli di mare, tutti gli ingredienti – sottolinea lo chef – sono di stagione, a chilometro zero, genuini e scelti accuratamente». Nasce da questa base di partenza ogni pietanza che, con profumi e sapori autentici, rivela la vera essenza della cucina mediterranea. «Ma con un pizzico di originalità e creatività che sono il mio vero ingrediente segreto», spiega.

Il falso mito che una struttura come quella dell’Albatros Beach Hotel, immersa nella bellezza della baia di Taormina, non sia per tutti è già stato sfatato dal direttore Giovanni Orazio Maccarrone. E lo sarà ancora di più l’anno prossimo, quando si potrà godere anche del panorama delle coste di Taormina e della Calabria dalla terrazza dove aprirà i suoi battenti il nuovo Ristorante Gourmet Zest con cucina a vista e american bar aperto naturalmente anche ai clienti esterni. Nell’attesa, adesso, tocca allo chef demolire il pregiudizio secondo cui nel ristorante di un hotel a quattro stelle si mangi poco. «Le porzioni sono giuste, calcolate per essere equilibrate – chiarisce subito – tenendo anche in considerazione le esigenze dei nostri clienti (interni ed esterni all’hotel) che, dopo avere degustato i piatti, possono voler godere anche di una delle attività organizzate». Un’escursione, qualche ora di sport, un tuffo al mare o un bagno nella mini-pool con idromassaggio. «Anche fare attenzione a questo aspetto significa prenderci cura dei nostri ospiti», aggiunge Amoruso, che oggi ha 37 anni ma nelle cucine professionali lavora da quando era adolescente.

Dopo un ricco buffet a colazione – con prodotti sia dolci che salati – «a pranzo e cena – spiega – in ogni piatto si può gustare la cucina tipica siciliana, ma con un quid in più». Uno stile che è, allo stesso tempo, tradizionale e all’avanguardia e dà vita a un menù settimanale pensato per essere diverso ogni giorno. Materie prime che sono espressione del territorio, rispettate nel momento della preparazione e valorizzate nell’impiattamento. «I nostri clienti – conclude lo chef Amoruso – si alzano da tavola sazi e con la sensazione di avere appagato non solo il senso di fame ma anche il gusto, l’olfatto, la vista e la curiosità di assaggiare la Sicilia».

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