Regione siciliana: personale cercasi per specie in via d’estinzione!

L’AMMINISTRAZIONE, OGGI, REGISTRA UNA PLURALITA’ DI ATTI DI INTERPELLO. CON RICHIESTE DI PROFESSIONALITA’ A VOLTE BIZZARRE E STRANE. FORSE SI FA DI TUTTO PER GIUSTIFICARE IL RICORSO AGLI ‘ESTERNI’?

di Paolo Luparello

Non passa settimana senza che sul sito web del Dipartimento della Funzione Pubblica della Regione siciliana non vengano pubblicati atti di interpello destinati al personale di ruolo dell’Amministrazione. Atti di interpello che pubblicizzano le postazioni dirigenziali non coperte nei vari dipartimenti regionali e atti di interpello con i quali si cercano unità di personale delle diverse categorie non dirigenziali, in particolare funzionari direttivi e istruttori direttivi. Nonostante le oltre 16 mila unità di personale di categoria non dirigenziale tanti uffici sono alla disperata ricerca di personale.

La cosa che però più colpisce di tutta questa vicenda è che spesso negli atti di interpello non ci si limita a cercare unità di personale di una certa categoria con competenze generiche… no! Si cercano professionisti con “skill” specifici, tali da far dubitare che chi ha avanzato la richiesta sia conscio del fatto che sta “interrogando” la platea dei dipendenti della Regione siciliana.

Con questo non voglio dire che tra i colleghi dipendenti regionali non ci siano tanti validissimi professionisti, anche plurilaureati, ma che se ci fossero sarebbe estremamente difficile che chi li ha al proprio servizio li lascerebbe andare, gli atti di interpello prevedono infatti sia un nulla-osta in ingresso (da parte del dipartimento richiedente), sia uno in uscita (da parte del dipartimento cedente).

Sarebbe interessante sapere quanti dipendenti regionali sono stati trasferiti in forza di un atto di interpello. Così come sarebbe interessante sapere quanti professionisti “esterni” sono stati “ingaggiati”, atteso che nell’Amministrazione regionale non sono disponibili le professionalità richieste dagli atti di interpello… e se leggiamo bene alcuni atti di interpello, ci si rende conto che è estremamente difficile che ci possano essere proprio quelle professionalità che devono aver maturato un certo percorso di studi e specifiche esperienze lavorative.

Mi domando: basta un atto di interpello andato deserto per poter affermare che nell’Amministrazione non ci sono quel tipo di professionalità, e quindi è legittimo ricorrere a dei “professionisti esterni” che sembrano appena usciti da un identikit?

L’ultimo atto di interpello in ordine di tempo è del dipartimento regionale dell’Ambiente, il n.12/2014, con il quale si cerca un funzionario direttivo esperto in traduzione simultanea in lingua francese che risponda inoltre a una articolata serie di requisiti… Che dire? Onorato di avere questo fior fiore di colleghi!

Un’ultima curiosità. Il funzionario che dovesse essere trovato si andrebbe a occupare, per la parte di propria competenza, del famoso progetto che tanto scandalo destò qualche anno fa che destinava una quota significativa di risorse finanziarie comunitarie alla “Zelkova sicula” specie forestale endemica siciliana a rischio di estinzione!


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