L'avviso è stato pubblicato sul sito del dipartimento all'Istruzione. Per presentare la richiesta ci sarà tempo fino al 21 gennaio. A poter sperare di essere selezionato saranno i laureati di secondo livello con voto minimo 105 e una discreta conoscenza dell'inglese
Regione, 110 tirocini con paghe fino a 1600 euro Musumeci: «I giovani saranno utili ai burocrati»
Gli uffici della Regione aprono le porte ai tirocinanti. Sul sito del dipartimento dell’Istruzione è stato pubblicato l’avviso per l’attivazione di 110 percorsi di formazione, rivolti ad under 35 in possesso di una laurea di secondo livello, magistrale o di vecchio ordinamento. Il titolo deve essere stato conseguito con un punteggio minimo di 105.
Le risorse a disposizione sono di 2,7 milioni di euro e verranno ripartite tra gli atenei siciliani. Per i selezionati è previsto un monte ore complessivo di poco superiore a 1200 e una retribuzione mensile massima che si aggira intorno ai 1600 euro. Sarà giudicato positivamente l’eventuale possesso di un titolo post-laurea, come i master e i dottorati. Necessaria la conoscenza della lingua inglese, seppure a un livello decisamente accessibile: l’A2. Le domande di partecipazione vanno inoltrate entro le ore 14 del 21 gennaio.
«Potremo creare nuove opportunità formative, ma anche un indubbio beneficio per l’intera amministrazione che – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – potrà contare su risorse umane con un alto livello di preparazione e un già solido know how». Soddisfatto anche l’assessore alla Formazione Roberto Lagalla. «I percorsi prevedono una fase iniziale di formazione di novanta ore, dedicata all’approfondimento di conoscenze relative all’attività amministrativa regionale, inserita nel contesto nazionale ed europeo. A questo seguirà la definizione di un piano formativo individuale, sviluppato in considerazione sia delle competenze di ciascun allievo sia delle attività con cui dovrà confrontarsi presso uno dei dipartimenti ospitanti e – conclude l’assessore – individuati sulla base del gap di competenze di cui soffrono. La loro presenza porterà, quindi, benefici immediati».