Prometeo: gli errori nelle graduatorie commessi anche dai lavoratori

CONTINUANO LE VERIFICHE PER FAR LUCE SU ERRORI NEI PUNTEGGI ASSEGNATI

Prosegue l’attività di controllo da parte delle commissioni di valutazione delle graduatorie relative al progetto Prometeo. Restano cucite le bocche al Ciapi di Priolo. E tali resteranno – almeno così presumiamo – fino a quando non sarà fatta luce su punteggi e valutazioni.

Da diverse indiscrezioni raccolte emergerebbe un’altra sfaccettatura della vicenda che appare sempre più grottesca.

Agli errori, emersi in sede di stesura delle graduatorie provvisorie, pare abbiano contribuito anche tanti lavoratori che, in sede di compilazione dell’istanza finalizzata ad avanzare la candidatura per partecipare al progetto Prometeo, e quindi aspirare al contratto a tempo determinato per sette mesi al Ciapi di Priolo, avrebbero compilato in maniera sbagliata la domanda.

Già appare piuttosto strano che, nell’assegnazione dei punteggi, ai diplomati vengano riconosciuti fino a 48 punti, mentre ai laureati appena 5 punti. Forse, nella formazione professionale la laurea vale meno del diploma? Sembrerebbe proprio di sì.

Ma c’è di più. Ci sarebbero, infatti, casi di laureati che avrebbero ottenuto un voto sensibilmente inferiore a tanti diplomati. E pare anche che non tutta la colpa debba addebitarsi al Ciapi ed alla presunta leggerezza con la quale si sarebbero redatte le contestate graduatorie.

In alcuni casi, difatti, sarebbero stati gli stessi lavoratori a non sbarrare oltre alla laurea anche la casella del diploma. Cosa che avrebbe, sempre secondo le citate indiscrezioni, impedito al sistema informatico di attribuire il punteggio del titolo di scuola media superiore in maniera corretta.

Per cui, in taluni casi, come dicevamo, il minor punteggio assegnato a diversi laureati rispetto ai colleghi solamente diplomati, potrebbe addebitarsi proprio alla mancata precisazione dei diversi titoli in sede di presentazione della domanda.

Ci sarebbero, addirittura, casi con punteggio zero, dovuti a una non corretta compilazione dei moduli da parte dei lavoratori.

Una situazione nel complesso paradossale che, ironicamente, rileviamo, ma che non cela il dramma di oltre mille e 500 operatori che da mesi attendono di tornare a lavorare.

Restano bloccati, pertanto, i trentacinque milioni di euro del finanziamento stanziati per avviare circa duecentosettanta mila ore formative destinate a circa cinque mila e 500 allievi.

I tempi sembrano allungarsi e spingersi verso il mese di maggio, epoca in cui dovrebbero essere definiti i controlli sulle valutazioni dell’idoneità dei candidati.

Ma di dubbi non ne mancano. Superata la fase delle graduatorie, quanto tempo occorrerà per effettuare le selezioni degli allievi che dovranno partecipare alle attività corsuali? E soprattutto, a chi saranno affidate le selezioni?

Ed intanto l’inizio del progetto Prometeo sempre più va a coincidere al periodo caldo delle elezioni al Parlamento europeo. Una coincidenza o un disegno preordinato?


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