Cinque artisti italiani e internazionali esplorano attraverso pittura, scultura e performance le contraddizioni e le paure della società di oggi, in una location d’eccezione: l’ex ospedale seicentesco che si affaccia sul mare e che da oggi riapre le sue porte al pubblico. Questa sera alle 21 la performance di Olivier De Sagazan. Guarda la gallery
Persona, mostra al Loggiato San Bartolomeo Così le arti indagano l’uomo contemporaneo
Maschera, ruolo, personaggio, individuo, corpo: sono diversi e dalla lontana origine latina, eppure tra loro intimamente interconnessi, i significati del termine Persona, che è anche il titolo del progetto artistico a cura de Lemosche in corso a Palermo al Loggiato di San Bartolomeo, che in occasione della mostra riapre le sue porte al pubblico.
Pittura, scultura, performance e videoarte indagano ed esplorano le sfaccettature dell’identità dell’uomo contemporaneo inteso, per l’appunto, come maschera, ruolo, personaggio, individuo, personalità, inserito in una società dalle complesse dinamiche culturali e sociologiche. Philippe Berson, Gaetano Costa, Olivier De Sagazan, Yann Marussich e Nino Russo sono gli artisti impegnati nel progetto, i cui stili si confrontano e compenetrano all’interno degli spazi dell’ex ospedale seicentesco. Tele, sculture e installazioni restituiscono ritratti dell’uomo di oggi più espressionistici che realistici, dove i tratti intimistici hanno il sopravvento su quelli fisiognomici e il corpo si fa portavoce di paure, ansie e disagi della personalità.
«Attraverso il tempo e i continenti, ciò che da poco più di un secolo chiamiamo espressionismo continua a comunicare con quell’abisso che l’essere umano si porta dentro restituendogli un garbato sguardo interrogativo – spiegano Lemosche nel testo critico che supporta il progetto –. Persona è un termine antico e di incerta origine. Sappiamo però che la correlazione con l’identità che gli attribuiamo oggi è solo uno stravolgimento del suo senso originario. Persona è la maschera. In passato sono esistite culture che hanno incorporato a tal punto la maschera da ribaltarne il rapporto di subalternità col suo portatore. Sono esistiti luoghi ed epoche in cui è la maschera che indossa l’uomo».
Questa sera alle ore 21 l’artista Olivier De Sagazan sarà impegnato nella performance Lenfermoi, un ritratto dell’uomo intrappolato in un tempo ciclico e perverso, in cui la reiterazione di comportamenti meccanici e automatici annullano la personalità e la coscienza di sé. Le prossime performance sono previste il 19 maggio, data di chiusura della mostra, alle ore 20 con Colatura #9 di Gaetano Costa, con la partecipazione di Marika Pugliatti e con la regia del suono di Manfredi Clemente, e alle 21 con Balançoire di Philippe Berson, con la partecipazione del musicista Gaetano Dragotta. Persona è aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18. Ingresso libero.