Giovanni Trovato è stato ritenuto colpevole con una pena, in abbreviato, a 4 anni e 8 mesi. Secondo la procura si sarebbe appropriato di circa 117mila euro, maggiorando le spese di trasferta, vitto e alloggio per raggiungere Palermo
Peculato, arriva condanna per l’ex liquidatore di Ast 120 volte attestò di essere in sede ma era a Catania
Il giudice per l’udienza preliminare Cristina Lo Bue lo ha condannato a 4 anni e 8 mesi in abbreviato, Giovanni Trovato ex commissario liquidatore dell’Ast Sistemi, società controllata dalla partecipata della Regione Siciliana Ast Spa che gestisce il trasporto in house dei pullman. Era accusato di peculato.
L’ex liquidatore era stato denunciato dall’ex presidente di Ast, Gaetano Tafuri, finito sotto inchiesta nelle scorse settimane e che nel corso dell’interrogatorio ha rivendicato il suo lavoro per risanare i conti della società. Le indagini sono state condotte dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria del comando provinciale di Palermo. Secondo quando accertato dai militari l’ex liquidatore si sarebbe appropriato di circa 117mila euro maggiorando le spese di trasferta, vitto e alloggio per raggiungere la sede della società a Palermo dal suo luogo di residenza, Catania.
In 120 occasioni Trovato avrebbe attestato di essersi recato nel capoluogo siciliano quando invece si trovava altrove. I finanzieri attraverso i tabulati telefonici hanno accertato che spesso quando Trovato presentava i rimborsi per i viaggi a Palermo le celle del suo telefono agganciavano zone del catanese. L’ex liquidatore dopo essersi dimesso ad ottobre del 2018 restituì con un assegno circolare emesso dal conto corrente della moglie quasi 30mila euro. Era il suo fondo cassa personale. Trovato dovrà anche risarcire la società, assistita dell’avvocato Marco Lo Giudice.