A breve si terrà la più importante riunione nazionale del Partito democratico e non mancano le tensioni fra i sostenitori dei programmi dei tre politici che si contendono la segreteria, ovvero Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando. Il portavoce nazionale di quest'ultimo attacca «le anomalie segnalate a Catania»
Pd, al voto per congresso 400 etnei non tesserati Fausto Raciti: «La procedura garantisce serenità»
«Sono numerose le anomalie che abbiamo segnalato negli ultimi giorni, ma quello che sta avvenendo a Catania supera di gran lunga tutti i casi precedenti». L’affermazione arriva da Marco Sarracino, portavoce nazionale della cosiddetta mozione Orlando (Andrea, ndr), politico che sfiderà Matteo Renzi ed Michele Emiliano al congresso nazionale per il ruolo di segretario del Pd. «Il segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti, con una lettera indirizzata al segretario provinciale Enzo Napoli, comunica di ammettere al voto oltre 400 persone che però non hanno la tessera del Pd», continua Sarracino. «Siamo di fronte non solo a un fatto di una gravità assoluta, ma anche a un precedente pericoloso: modificare la platea congressuale a meno di 24 ore dalla chiusura dei congressi di circolo. Se dovesse verificarsi quanto stiamo segnalando, procederemo con tutte le azioni necessarie con gli organi del Pd e non solo», conclude il portavoce.
«Le 400 persone a cui si fa riferimento nella nota hanno fatta istanza di iscrizione in quanto impossibilitate ad aderire al Pd nelle giornate ufficiali di tesseramento, aperte a tutti, che si sono svolte nella provincia etnea», precisa in una nota il segretario regionale Fausto Raciti. «Alcuni circoli che dovevano in quei giorni essere aperti erano, invece, chiusi, come testimoniato anche dall’ampia polemica sulla stampa locale. Queste persone hanno, legittimamente, presentato ricorso alla Commissione regionale per il congresso che si riunirà la settimana prossima», continua il deputato regionale.
«Per non ledere l’eventuale diritto al voto di queste persone e, contemporaneamente, non rischiare di inficiare, in caso di annullamento delle loro adesioni, il voto dei circoli, abbiamo predisposto un seggio apposito, separato dagli altri», prosegue Raciti. «È una procedura che consente alla commissione regionale di esprimersi liberamente sull’ammissibilità di quelle iscrizioni a tutela dei voti espressi anche in favore di Andrea Orlando, risultato maggioranza in alcuni dei circoli interessati, e – conclude il deputato – che garantisce serenità delle operazioni di voto».