Musumeci a Ispica e Rosolini, devastate dal maltempo «Interverremo senza aspettare provvedimenti da Roma»

Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha visitato i luoghi colpiti dal nubifragio di ieri sera nel Siracusano e nel Ragusano. Già stamane aveva sentito i sindaci della zona per avvisarli del suo ritorno in terra iblea. Il punto della situazione è stato fatto ad Ispica, dove il torrente Favara è straripato causando una vera e propria strage di animali.

Il sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, ha chiesto al governatore l’avvio delle procedure per la deliberazione dello stato di calamità e ha portato tutta la delegazione regionale nei luoghi più colpiti da danni. Insieme a Musumeci erano presenti l’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera, il capo regionale della protezione civile Calogero Foti, la prefetta di Ragusa Filippina Cocuzza e i deputati regionali della zona.

«La Regione interverrà immediatamente, senza bisogno di aspettare provvedimenti da Roma, per riparare le infrastrutture danneggiate, e che sono già in fase di verifica, attraverso la Protezione civile e la Struttura contro il dissesto idrogeologico. Abbiamo potuto constatare – ha detto il governatore – che il torrente in cui confluiscono le acque provenienti dall’area modicana ha bisogno della creazione di un nuovo alveo, perchè è assolutamente insufficiente a raccoglierle. Sarà, inoltre, necessario provvedere ad ampliare immediatamente il ponte che si trova sulla via Paolo Orsi che, così com’è, si trasforma in un imbuto. Per quanto riguarda il ponte successivo, lungo il quale passa la rete ferroviaria, ci sarà invece bisogno dell’intervento dello Stato con Rfi. Noi, naturalmente, faremo da coordinamento».

Musumeci ha chiarito che per quanto riguarda i danni subiti dalle aziende agricole sono già stati allertati gli ispettorati agrari di Siracusa e Ragusa «per capire qual è il perimetro e fare una ricognizione». «Entro tre giorni – ha assicurato – trasmetteranno la relazione al governo che potrà così deliberare la richiesta dello stato di calamità».

Proprio ad Ispica due auto con otto persone sono state investite dalla piena improvvisa di un torrente che ha invaso la statale 115 e sono state messe in salvo grazie al repentino intervento dei vigili del fuoco. Ma il maltempo ha causato anche altri danni: esercizi commerciali invasi dal fango, mentre nella zona di cava Mortella si è aperta una voragine che ha inghiottito all’improvviso molti metri cubi di terreno. L’evento si è verificato a ridosso di una cava e probabilmente è legato anche alle attività estrattive. Si è udito un suono cupo e poi la terra ha iniziato a tremare prima che la voragine si aprisse inghiottendo il terreno e facendo collassare anche le pareti dell’area estrattiva della vicina cava. L’intera area è stata evacuata e interdetta.

Musumeci ha fatto tappa anche a Rosolini per dimostrare la vicinanza del governo ai familiari dell’agente di polizia penitenziaria, Giuseppe Cappello, travolto ieri sera mentre era a bordo della sua auto da un’ondata di fango e trovato morto stamattina tra Noto e Rosolini.

«Purtroppo – ha concluso il governatore – le dinamiche climatiche sono ormai mutate, bisogna prenderne atto e non vogliamo farci trovare impreparati come dimostra il fatto che, proprio in questo periodo, abbiamo già avviato la pulizia di tutti i corsi d’acqua maggiormente a rischio della nostra Isola. Una straordinaria opera di prevenzione che non si faceva da trent’anni, cominciata già l’anno scorso e che ha portato all’apertura di quarantacinque cantieri. Contro il dissesto idrogeologico abbiamo speso in quindici mesi 175 milioni di euro e ne spenderemo altri 350 entro il prossimo anno: la nostra è una corsa contro il tempo per tentare di recuperare decenni di superficialità, perché la tutela del territorio per questo governo rappresenta la priorità assoluta».


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