Matteo Renzi e Berlusconi vogliono il Porcellum sotto un altro nome

IL SEGRETARIO DEL PD E IL CAVALIERE PUNTANO ANCORA SUI PARLAMENTARI NAZIONALI ‘NOMINATI’ DALLE SEGRETERIE, IN BARBA AL PRONUNCIAMENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE. MOLTO INTERESSANTE E ISTRUTTIVO IL POST DI D’ALIA SU FACEBOOK. MA NON E’ CHE QUEST’INCONTRO, PER CASO, E’ STATO SOLLECITATO DA CHI HA IMPOSTO ALL’ITALIA IL FISCAL COMPACT E IL TWO PACK?

La notizia è che il Porcellum resta. Sì, la notizia dell’accordo tra Berlusconi e Matteo Renzi è proprio questa: il Porcellum resta. O meglio, resterebbe se il Parlamento nazionale voterà l’intesa tra il Cavaliere e il segretario del PD. Gli cambieranno solo il nome, per cercare di prendere in giro la Corte Costituzionale. Siamo i soliti ‘complottisti’ che si stanno inventando tutto?
Non esattamente. A darci la notizia è il Ministro della Pubblica amministrazione, il siciliano Giampiero D’Alia, che in un post su facebook scrive: “Nella proposta di legge elettorale Renzi-Berlusconi ci sono alcune cose che non vanno perché incostituzionali: le liste bloccate, anche se corte, non consento agli elettori di scegliere i parlamentari. Questi ultimi saranno sempre dei nominati. Facili da conoscere, ma sempre nominati dai capi partito”.

Sbagliamo, o la Corte Costituzionale, di recente, ha ‘cassato’ il Porcellum proprio perché toglie agli elettori la facoltà di scegliere i propri rappresentanti? Forse Renzi e Berlusconi non hanno letto bene il pronunciamento della Consulta. O forse qualche gruppo Bilderberg di questi vuole che il Porcellum resti?
Volendoci riflettere su, beh, solo un Parlamento di ‘nominati’ poteva approvare il Fiscal Compact e il Two Pak. Un Parlamento fatto di deputati e senatori scelti democraticamente dagli elettori mai e poi mai avrebbe approvato due trattati internazionali che ‘incaprettano’ l’Italia e gl’italiani.  

Secondo D’Alia ci sono anche problemi di soglia di sbarramento. “La soglia di sbarramento – scrive sempre il Ministro D’Alia – è diversa a seconda se stai dentro o fuori una coalizione. La soglia di sbarramento al 4% per chi si allea con loro e la soglia di sbarramento all’8% se non stai con loro rende diseguale il voto. Infatti chi non vuole scegliere Renzi o Berlusconi come capo del governo deve avere il doppio dei voti. E, quindi, l’elettore che sceglie una opzione diversa vede il suo voto dimezzato. La soglia di sbarramento deve essere unica per tutti se non si vuole violare il principio di uguaglianza del voto. Sopratutto quando metti una soglia così alta come quella dell’8%. Se la soglia è il 4% o il 5% deve essere uguale a prescindere dal fatto che stai o meno in una coalizione se vuoi ridare dignità alle scelte degli elettori”.

“Aggiungerei, inoltre – conclude D’Alia – che se fosse vero che la coalizione che prende il 35% dei voti porta a casa il 55% dei seggi, saremmo esattamente nella condizione del Porcellum con una nuova legge elettorale incostituzionale anche da questo punto di vista”.

Foto di prima pagina tratta da lanazione.it

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]