Mafia e scommesse, stop domiciliari per Santapaola Ex vicesindaco Misterbianco coinvolto nell’inchiesta

Niente più arresti domiciliari, solo un obbligo di firma. Questa la decisione del tribunale del Riesame nei confronti di Carmelo Santapaolaex vicesindaco di Misterbianco. I giudici hanno sciolto la riserva dopo l’udienza di sabato scorso. Il politico, volto noto nel Comune a due passi da Catania, negli ultimi anni legatosi al Pd, è finito sott’inchiesta nell’ambito dell’operazione Revolution Bet, un’ampia indagine sugli interessi della mafia nel mondo delle scommesse online portata avanti dalla procura etnea. Dietro le sbarre, nelle scorse settimane, erano andati i cugini di Santapaola: Giuseppe, Vincenzo e Carmelo Placenti. Per Santapaola l’accusa è di intestazione fittizia di beni. Nel mirino l’Orso bianco caffè, bar-centro scommesse del quartiere misterbianchese Monte Palma, sequestrato perché dietro l’attività si sarebbe celato il nome dei presunti boss Placenti.

Il gruppo dei tre fratelli sarebbe stato il riferimento della famiglia catanese di Cosa nostra Santapaola-Ercolano, con radici ben piantate a Misterbianco e soprattutto nei quartieri periferici come Lineri. Da qui sarebbe partita la scalata mafiosa del gruppo nel settore delle scommesse online. Una rete a livello internazionale che sarebbe stata costruita attraverso alcuni portali online illegali in Italia. Dopo la notizia del coinvolgimento del politico, fatto svelato da MeridioNews, Santapaola si era dimesso dalla carica di numero due del sindaco Nino Di Guardo.

La scelta però non ha placato le polemiche. Nell’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta erano numerosi i riferimenti alle presunte ombre di Cosa nostra sul comune di Misterbianco. Nelle carte si faceva riferimento, senza giri di parole, a «una occupazione sistematica dell’istituzione comunale di Misterbianco volta ad avere un controllo pieno di appalti e assunzioni». E in tutto ciò Santapaola veniva identificato come una sorta di testa di ponte tra mafia e politica. Il sindaco Di Guardo, nel frattempo, ha sempre sminuito la portata dell’inchiesta, anche attraverso due comizi in piazza e ruvide reazioni agli attacchi delle opposizioni. Ma intanto aveva dovuto o prendere atto delle dimissioni del suo vice, sostituito con Matteo Marchese di Sicilia futura.

Da alcune settimane a lavoro ci sono anche dei commissari inviati a Misterbianco dalla prefettura. Era stato il senatore del Movimento 5 stelle, Mario Giarrusso, a invocare per primo lo scioglimento per mafia del comune. Presto, inoltre, il sindaco Nino Di Guardo verrà sentito dalla commissione regionale antimafia presieduta dal deputato Claudio Fava.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]