M5S: Antonio Venturino ci ripensa?

Antonio Venturino non ci sta. Il vice presidente dell’Ars, messo fuori dal Movimento 5 Stelle, quasi quasi vorrebbe tornare sui propri passi. Finire sui giornali per aver ignorato uno dei principi-cardine del Movimento di Beppe Grillo – e cioè restituire ‘normalità’ alla politica eliminando le mega indennità parlamentari – non gli va proprio giù.

Il vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino

In effetti, Venturino ha cercato di ‘buttarla’ in politica, parlando di “assenza di strategia politica” da parte di Grillo. Accusa sbagliata. Perché Grillo, infatti, ha costretto il Pd e il Pdl a dare vita a un Governo-papocchio che ‘imbordellerà’ l’Italia. Perché i due Partito sono inconciliabili.

Il Pd, infatti, deve salvare se stesso e il Monte dei Paschi di Siena (che ha già ‘inghiottito’ circa 4 miliardi di euro ‘prestati’ dal Governo Monti). Mentre Berlusconi vuole abolire l’Imu sulla prima casa e restituire alle famiglie italiane i soldi. Due idee totalmente inconciliabili. Il Pd, infatti, vuole continuare con l’ ‘europeismo’, che significa altre tasse per gl’italiani; mentre Berlusconi lavora, di fatto, per fare uscire l’Italia dall’euro.

La mossa politica di Grillo, checché ne dica Venturino, è geniale. Perché porterà l’Italia a non fare una ‘mazza’, perché Pd e Pdl si ostacoleranno l’un l’altro. Logorandosi a vicenda.  

Detto questo, nel mondo politico è ormai passata la tesi che Venturino si è allontanato dal Movimento per questione di soldi. Con molta probabilità, avrà motivi personali, anche legittimi. Ma i fatti, almeno fino a questo momento, sono andati come sono andati.

Così oggi Venturino prova a recuperare. In un comunicato spiega: “Apprendo con amarezza che ancora una volta l’attenzione dei miei colleghi del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle si sia focalizzata su un piano meramente contabile, anziché prendere in considerazione un pensiero di natura strettamente politica. Ricordo ai miei colleghi ed in particolare al capogruppo Giancarlo Cancelleri che le cose non stanno come sbandierato sui giornali le scorse ore. Lo stesso Cancelleri sa infatti quale la vera posizione che ho assunto, rinunciando sin da subito l’indennità di funzione e restituendo quando possibile parte del mio stipendio di deputato”.

Come si può notare, è lo stesso Venturino ad affrontare la questione soldi. “A proposito di restituzione – dice il vice presidente dell’Ars – ricordo ai miei colleghi che a mancare all’appello è il solo bonifico di Marzo. Sul piano della rendicontazione, ho espresso ai miei colleghi l’inopportunità di fare la stessa per evitare attacchi e speculazioni da parte di chi passa il proprio tempo davanti ad un pc a fare le pulci su chi e come spende cento euro in più o in meno. Sottolineo infine che io non mi sono posto fuori dal Movimento 5 Stelle, ho soltanto espresso una posizione politica difforme da quella dei miei colleghi e dello stesso Grillo. Mi riterrò fuori allorquando riceverò ufficiale comunicazione da parte dello stesso Movimento 5 Stelle”.

Se non è un pentimento ci siamo quasi…


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