L’Ig Nobel 2022 per l’Economia va a tre docenti di Unict «Dimostrato che il talento non garantisce il successo»

«Bisogna avere del talento, ma questo non basta per avere successo. Si deve essere al posto giusto nel momento giusto e saper sfruttare le proprie occasioni positive». Andrea Rapisarda a MeridioNews spiega lo studio che, insieme ai colleghi Alessandro Pluchino e Alessio Emanuele Biondo, ha permesso ai tre docenti dell’Università di Catania di aggiudicarsi l’Ig Nobel per l’Economia 2022. Il premio statunitense, selezionato su 10mila nomination, messo in palio dalla prestigiosa rivista scientifico-umoristica statunitense Annals of Improbable Research che, da 32 anni a questa partepremia lavori che fanno ridere e poi pensare proprio per stimolare stimolano l‘interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina e alla tecnologia. Pluchino e Rapisarda sono docenti del dipartimento di Fisica e Astronomia etneo, mentre Biondo insegna presso la facoltà di Economia. I tre sono stati premiati stanotte, in una cerimonia, organizzata che si è svolta online, da a Donna Strickland, premio Nobel per la Fisica 2018 per le sue ricerche sui lasers. Durante la premiazione è stato trasmesso il video di accettazione del premio che che spiegava in un minuto l’argomento della ricerca intitolata Talent vs Luck: The Role of Randomness in Success and Failure pubblicata su Advances of Complex Systems: per avere successo in carriera occorre tanta fortuna e un pizzico di talento in più rispetto alla media.

Di cosa si tratta nello specifico? Con una pubblicazione del 2018, da cui conseguentemente è nato anche un documentario, gli esperti hanno quantificato il ruolo del caso nel raggiungimento del successo attraverso un modello matematico ad agenti, prendendo in considerazione un arco di carriera di 40 anni, simulato numericamente al computer. «Le strategie casuali nella scienza possono avere un aspetto benefico – spiega Rapisarda – Da lì abbiamo applicato delle strategie casuali allo studio di sistemi socio-economici. Si possono risolvere dei problemi importanti partendo da una ricerca basata sulla curiosità degli studiosi. In questo caso – prosegue il docente – ci sono molte persone di talento nel mondo, ma allo stesso tempo ci sono distribuzioni delle risorse molto limitate, per questo nascono delle diseguaglianze enormi». Di conseguenza è stato verificato come degli agenti, dotati anche di un capitale iniziale uguale per tutti, in seguito a incontri casuali con eventi positivi e negativi (che fanno dimezzare il proprio capitale) riescono a riprodurre la famosa legge di Pareto, per cui il 20 per cento della popolazione possiede l’80 per cento della ricchezza totale.

«Molte persone non hanno avuto successo non perché con poco talento, ma perché non hanno avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, oppure perché non disponevano di risorse – osserva Rapisarda – Se prendiamo in considerazione la scoperta della Penicillina da parte di Fleming, questa è avvenuta in maniera causale, anni prima uno studente universitario di Napoli aveva fatto la stessa scoperta senza però avere successo. Oppure pensiamo agli esperimenti dei fratelli Wright che ,grazie ai loro pioneristici e rischiosi primi voli (criticati da tutti), oggi permettono a noi tutti di volare: bisogna rischiare e, allo stesso tempo, distribuire sempre più le risorse in maniera tale da far emergere sempre più talenti e stimolare sempre più persone. Invece viviamo in una società in cui in pochi hanno molto e viceversa». Si danno risorse soltanto a chi in passato ha avuto successo, con un talento poco più al di sopra della media: questa, secondo lo studio, non è la strategia migliore: «queste persone considerate eccellenti potrebbero semplicemente essere più fortunate di altre», fa notare Rapisarda. 

Oltre ad essere citato da prestigiose testate internazionali quali il MIT Technology Review, Scientific American, Sunday Times, Die Welt, Forbes e The Irish Times, lo studio che aveva attirato anche l’attenzione della televisione coreana SBS che ha realizzato, proprio a Catania, nel 2018, un lungo servizio televisivo. Per i docenti Pluchino e Rapisarda – allora insieme con il sociologo Cesare Garofalo) – si tratta di un nuovo successo dopo l’Ig Nobel per il Management conquistato nel 2010. «Siamo molto emozionati – conclude Rapisarda – E con questo premio ci auguriamo di avvicinare sempre più persone alla scienza».


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