L’Aula bloccata dalla manovra finanziaria che non c’è

COMMISSIONE BILANCIO IN ALTO MARE. E IN AULA SI ASPETTA GODOT

La manovra finanziaria bis resta in alto mare. Mentre i deputati riuniti a Sala d’Ercole esprimono i loro dubbi sul fatto che la legge possa arrivare in Aula entro la settimana (si parla già della fine di questo mese) la Commissione Bilancio continua l’esame del provvedimento depositato dal Governo.

La strada resta in salita. Stamattina, i tecnici dell’Ars hanno bocciato il testo: “Si avverte l’esigenza di sollecitare il Governo a valutare la riformulazione dell’emendamento con particolare riferimento alla previsione che stabilisce l’immediata utilizzabilità della fonte di entrata costituita dalle riserve erariali”.

Giudizio che  ha  indotto il Governo Crocetta a cambiare strategia e a presentare questo pomeriggio la manovrina da 136 milioni per pagare gli stipendi dei 30 mila lavoratori, ma solo fino a Giugno. Una manovrina ‘pro tempore’ insomma.

Proprio mentre scriviamo (sono le 18,00) la Commissione Bilancio  sta cercando di fare quadrare i conti, ma il compito è arduo. Anche perché a ricordare le emeregenze ai deputati c’è Leoluca Orlando, nella veste di Presidente dell’ANCI Sicilia, che sta cercando di capire che fine hanno fatto i trasferimenti che i Comuni aspettano.

In questo baillame, l’Aula tira a campare. I disegni di legge vengono rimandati a dopo l’approvazione della manovra di variazioni di Bilancio. Aspettando Godot.

L’unico provvedimento approvato è  il disegno di legge “Disposizioni urgenti in materia di servizio idrico”. Si tratta di una norma “tecnica” con la quale si permette a tutti i Comuni dell’Isola (anche a quelli che avevano consegnato gli impianti idrici a gestori nel frattempo dichiarati falliti) di continuare a gestire gli impianti stessi, in attesa che l’Ars approvi il nuovo testo di legge di riforma del servizio idrico. La norma riguarda, in particolare, alcuni Comuni dei territori di Siracusa e Palermo e andava approvata entro l’8 Maggio.

Intanto fuori dal ‘Palazzo’ protestano i dipendenti della Formazione professionale che aspettano da mesi – e in alcuni casi anche da oltre un anno – i loro stipendi.

Due mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle sul tema sono state ‘bocciate’ dall’aula. La prima, relativa al ‘Fondo di garanzia per le retribuzioni del personale in mobilità a zero ore’ è stata respinta con 26 voti contrari e 25 a favore. La seconda, che riguardava il ‘Piano dell’offerta formativa’ è stata bocciata con 23 voti contrari e 22 a favore.

La seduta è tolta quando sono le 18.22.


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