Integrazioni: la Corte dei Conti ‘inchiumma’ Lombardo, Formica, Incardona, Alessandra Russo e Patrizia Monterosso

LE ‘COMPENSAZIONI’, CIOE’ LO SCIPPO DEI SOLDI AGLI ENTI (IN ALCUNI CASI UN PO’ ABUSIVO) NON HA ESTINTO IL “DOLO”. COSI LA MAGISTRATURA CONTABILE CHIEDE INDIETRO I SOLDI: 4 MILIONI DI EURO

Alla fine tutta la ‘pupiata’ messa in atto dall’attuale Governo siciliano con le ‘compensazioni’, peraltro abusive, se non fuori legge, è servita alla Regione solo per fare ‘cassa’. Ma non ha estinto il comportamento “doloso e colposo” messo in atto da politici e alti dirigenti regionali. Così la pensa la Corte dei Conti a proposito delle integrazioni erogate agli enti di formazione professionale. Da qui la richiesta, per i ‘colpevoli’, di una condanna a 4 milioni di euro di risarcimento.
Di scena, come già accennato, la formazione professionale siciliana. O meglio, le integrazioni previste dalla legge. Queste integrazioni – questo dicono i giudici della Corte dei Conti – vanno corrisposte agli enti che li utilizzano secondo quanto previsto dalla legge: cioè per coprire la differenza delle retribuzioni là dove scattano gli aumenti contrattuali. A quanto pare, sempre secondo la magistratura contabile, ci sarebbero enti che avrebbero usato queste somme per fare nuove assunzioni e, in generale, per finalità diverse da quelle previste dalla legge. Il tutto con la connivenza di politici e alti dirigenti regionali.
Non a caso la richiesta di condanna formulata dalla Corte dei Conti riguarda l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, gli ax assessori regionali, Santi Formica e Carmelo Incardona, gli ex dirigenti generali del dipartimento regionale della Formazione, Alessandra Russo e Patrizia Monterosso (oggi segretario generale della presidenza della Regione) e i dirigenti Maria Carmela Di Bartolo, Salvatore Di Francesca, Loredana Esposito e Antonino Emanuele.

Per cercare di mettere una pezza all’errore commesso da dirigente generale della Formazione, l’attuale segretario generale della presidenza della Regione, dottoressa Patrizia Monterosso, insieme con l’altra ‘scienziata’ del settore formativo, la dottoressa Anna Rosa Corsello, ha ‘compensato’ i soldi erogati trattenendoli per conto dell’Amministrazione. Mescolando, impropriamente, come spiegherà più tardi il nostro Giuseppe Messina, fondi regionali e fondi europei (le integrazioni ‘incriminate’, infatti, facevano riferimento agli anni precedenti, quando i corsi di formazione venivano finanziati con i fondi regionali; mentre l’accoppiata Monterosso-Corsello, con mossa temeraria, ha trattenuto dalle somme da erogare agli enti i fondi europei: un gran casino).
Tra l’altro, non tutti gli enti formativi, a quanto pare, hanno utilizzato le integrazioni in modo improprio. Ci sono enti che li hanno utilizzati correttamente, ma sono stati penalizzati lo stesso dall’attuale Governo. Su questo punto si attende il pronunciamento dei Tribunali.
Di questa storia, insomma, il finale è ancora tutto da scrivere.


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