Inps, 600 giorni per avere una risposta L’odissea per una richiesta di riscatto laurea

Vi racconto una storia di ordinario mal funzionamento di enti ed uffici. In questo caso statali, in particolare l’Inps di Catania. Nel 2008 faccio domanda di riscatto laurea e, dopo varie peripezie che non sto a raccontare per evitare di mettere troppa carne sul fuoco, nell’estate del 2011 arrivano i documenti, le istruzioni per iniziare i pagamento e il totale da pagare. Succede che la prima rata viene pagata due volte: la prima tramite MAV con largo anticipo, così come previsto dalle istruzioni inviatemi; la seconda tramite RID, attivato così celermente, ad agosto!, da fare ben in tempo a prelevare di nuovo la somma già pagata.

Mi accorgo dell’anomalia e chiamo il numero verde dell’Inps. L’operatore mi dice che l’unica strada percorribile è la «richiesta di rimborso». Far interrompere un mese prima il pagamento? «Impossibile, il sistema non lo prevede». Inizia l’iter: raccomandata AR, attestazione dei pagamenti ecc ecc…
Nessuna risposta. Per mesi. Nemmeno un numero di protocollo della richiesta. Dal settembre 2011 a oggi ho dedicato alla questione diverse mattina ogni paio di mesi. Ho parlato con una decina di impiegati diversi. Uno mi ha detto più volte che avrebbe «sistemato la cosa in un paio di giorni. La richiamo io!»; qualcuno mi ha confessato che il suo, in effetti, sarebbe l’ufficio competente per la questione «ma io questa cosa non la so fare»; il call center mi ha preso due volte l’appuntamento con l’ufficio sbagliato; un altro impiegato mi ha fatto telefonare (a me, perché manco si sforzano di chiarire il problema tra loro tecnici) a Reggio Calabria, sede competente per il mio fondo professionale: la telefonata si è poi rivelata una inutile perdita di tempo perché la competenza del rimborso era e rimaneva di Catania; diversi numeri di telefono hanno squillato a vuoto per mattina intere, ad altri non si è mai avuto il piacere di sentire un pronto? detto per sbaglio.

L’ennesima risposta evasiva e inconcludente me la danno prima di Natale. Passate le feste, torno all’attacco: prima una semplice email ai competenti. Dopo una settimana una Pec, all’indirizzo indicato e, per conoscenza, a direttore, uffici e sotto uffici.
La cosa oggi ha avuto finalmente un esito. Dopo un anno e mezzo perso dietro a 130 euro, la signora dell’ufficio competente (il cui numero era stato chiamato decine di volte, invano) mi chiama per chiedermi come mai volevo questo rimborso… «Il pagamento è regolarmente registrato e contabilizzato. Basterà interrompere il Rid un mese prima». E’ quello che propongo io ai suoi colleghi da un anno e mezzo, ma secondo loro non si poteva fare, ribatto. «Non rispondo di quello che dicono i colleghi», un po’ come fa con le telefonate, insomma. Riesco ad avere una mail con i dati dei pagamenti effettuati finora (a cui io potrò avere accesso autonomo solo a iter completato!!!), nella speranza che tra 8 anni, quando finirò le rate, fili tutto liscio.

 

 

[Foto di Antonello Longo]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Una nostra lettrice ci racconta l'inspiegabile attesa per avere chiarimenti in merito ad un rimborso di 130 euro che avrebbe dovuto ricevere dall'Istituto nazionale di previdenza. Tra impiegati pigri o incapaci, telefonate a vuoto e promesse inevase. La risposta arriva dopo un anno e mezzo dall'ufficio competente, chiamato invano decine di volte. «Ma è quello che proponevo io da mesi e che secondo loro non si poteva fare», denuncia la protagonista della vicenda

Una nostra lettrice ci racconta l'inspiegabile attesa per avere chiarimenti in merito ad un rimborso di 130 euro che avrebbe dovuto ricevere dall'Istituto nazionale di previdenza. Tra impiegati pigri o incapaci, telefonate a vuoto e promesse inevase. La risposta arriva dopo un anno e mezzo dall'ufficio competente, chiamato invano decine di volte. «Ma è quello che proponevo io da mesi e che secondo loro non si poteva fare», denuncia la protagonista della vicenda

Una nostra lettrice ci racconta l'inspiegabile attesa per avere chiarimenti in merito ad un rimborso di 130 euro che avrebbe dovuto ricevere dall'Istituto nazionale di previdenza. Tra impiegati pigri o incapaci, telefonate a vuoto e promesse inevase. La risposta arriva dopo un anno e mezzo dall'ufficio competente, chiamato invano decine di volte. «Ma è quello che proponevo io da mesi e che secondo loro non si poteva fare», denuncia la protagonista della vicenda

Una nostra lettrice ci racconta l'inspiegabile attesa per avere chiarimenti in merito ad un rimborso di 130 euro che avrebbe dovuto ricevere dall'Istituto nazionale di previdenza. Tra impiegati pigri o incapaci, telefonate a vuoto e promesse inevase. La risposta arriva dopo un anno e mezzo dall'ufficio competente, chiamato invano decine di volte. «Ma è quello che proponevo io da mesi e che secondo loro non si poteva fare», denuncia la protagonista della vicenda

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]