Il sindacato guidato in sicilia da bernava non ci sta al riordino per via amministrativa del settore. Avviata la raccolta delle firme a sostegno degli 8000 lavoratori senza spettanze da 12 a 24 mesi e col futuro a rischio
Formazione/ Cisl Scuola: petizione per la riforma legislativa
IL SINDACATO GUIDATO IN SICILIA DA BERNAVA NON CI STA AL RIORDINO PER VIA AMMINISTRATIVA DEL SETTORE. AVVIATA LA RACCOLTA DELLE FIRME A SOSTEGNO DEGLI 8000 LAVORATORI SENZA SPETTANZE DA 12 A 24 MESI E COL FUTURO A RISCHIO
Ci vuole un intervento legislativo urgente e forte nel settore della formazione professionale per chiudere le posizioni passate, liberare le risorse spettanti ai lavoratori e garantire il lavoro, anche attraverso il passaggio transitorio al Ciapi per costruire un futuro con regole di controllo rigido, anche in itinere, e la certificazione del personale.
A sostenerlo è Giovanni Migliore, Segretario regionale Cisl Scuola con delega alla Formazione, che ha lanciato proprio oggi una petizione con raccolta firme nel gazebo di Piazza Politeama, a Palermo, per sollecitare la svolta nella vertenza della Formazione professionale attraverso la quale i lavoratori del settore chiedono il sostegno popolare, con la firma dei cittadini siciliani.
Il sistema è oramai da tempo malato – precisa Migliore – chiediamo alla magistratura di accertare le eventuali responsabilità civili e penali, ma chiediamo anche giustizia sociale per tutti i lavoratori del settore che sono vittime e non carnefici di questo sistema.
Parlano i numeri degli otto mila lavoratori senza prospettive di futuro – tuona Francesca Bellia, Segretario Cisl Scuola Palermo-Trapani – con oltre due mila e 500 già licenziati, con unAmministrazione regionale che ancora non riesce a rispondere portando alla regolarità le retribuzioni del personale bloccate da oltre 12 e fino a 24 mesi.
A fronte di tutto ciò la Cisl è disponibile anche alle transazioni sul recupero delle retribuzioni pregresse e dare un futuro di certezze e continuità ai lavoratori – aggiungono Migliore e Bellia – ed è necessario un intervento legislativo per utilizzare le risorse non spese, ma dovute negli anni passati per pagare gli stipendi ai lavoratori e per ricostruire il settore, attraverso la creazione di un sistema che operi con regole nuove e rigide e che veda un rigoroso accreditamento di soggetti terzi (enti, agenzie ed altro) basato su principi di trasparenza e capacità di autofinanziamento, .ma che passi anche per una riqualificazione ed una certificazione degli addetti alla formazione.
Per tutto questo – concludono i due dirigenti della Cisl – è necessario un processo legislativo da realizzare in tempi brevi e per sollecitarlo chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, firmate per chiedere la svolta.
Il sindacato guidato in Sicilia da Maurizio Bernava non ci sta allannuncio del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, di riordinare per via amministrativa il settore della formazione professionale e chiede con vigore il passaggio legislativo allAssemblea regionale siciliana. Non va dimenticato che la riforma della Formazione professionale spetta al Parlamento siciliano e non al Governo regionale.
Per la Cisl Scuola, la petizione intende fare chiarezza ed informare correttamente lopinione pubblica su quanto accaduto nel settore della formazione professionale. Il riferimento va al fatto che i lavoratori sono parte lesa di chi ha inquinato il sistema formativo con malaffare e clientelismo allontanando parte del settore dalla legalità.