L’ex senatore, dopo aver vinto le primarie di coalizione con il 73,7 per cento, è stato ufficialmente autorizzato a utilizzare il simbolo del partito per le prossime amministrative. La decisione è arrivata dalla direzione regionale. Scongiurata l'ipotesi di vedere il candidato appoggiato solo da liste civiche
Enna, il logo del Pd a sostegno di Mirello Crisafulli Direzione regionale sconfessa le direttive di Roma
La direzione regionale del Partito democratico ha votato un ordine del giorno dove, tra le altre candidature approvate, compare anche quella dell’ex senatore Mirello Crisafulli come concorrente alla poltrona di sindaco del capoluogo ennese. La conclusione è giunta dopo estenuanti polemiche, anche se subito dopo il voto quasi plebiscitario che, il 19 aprile scorso, aveva indicato Crisafulli vincitore delle primarie di coalizione contro Dario Cardaci (Nuovo centrodestra), Lorenzo Guerini, nuovo segretario del Pd insieme con Debora Serracchiani, aveva contattato Fausto Raciti affermando: «Non sarà il nostro candidato». Ma la direzione regionale del Pd, così come era già stato preannunciato dal segretario regionale Fausto Raciti, durante la conferenza stampa tenutasi il giorno dopo le primarie, ha disposto dell’utilizzo del simbolo come ha ritenuto più opportuno.
Scongiurata quindi l’ipotesi di vedere il candidato sindaco Crisafulli appoggiato solo da liste civiche. D’altronde in politica, oltre alle idee, quello che conta davvero sono i numeri. E di numeri Crisafulli sembrerebbe averne tanti perché, se così non fosse, l’area vicina a Matteo Renzi avrebbe potuto proporre un candidato e dare vita alle primarie del Pd ennese, e non l’ha fatto. Il sottosegretario Davide Faraone, renziano doc, avrebbe potuto fare qualcosa, così come accaduto l’8 dicembre 2013 quando, in occasione delle elezioni primarie per eleggere il segretario nazionale, bloccò per diverso tempo le operazioni di voto di un seggio ennese, ma questa volta sembrerebbe essersene ben guardato perché probabilmente, qualora cadesse il governo di Rosario Crocetta e si candidasse alla presidenza della Regione, non potrebbe certo rinunciare ai voti dell’area di Gianni Cuperlo sostenuta da Crisafulli.
Insomma, in Sicilia succede sempre tutto ed il contrario di tutto. Adesso non resta che aspettare il 27 aprile, giorno in cui verrà inaugurata ufficialmente la campagna elettorale del Partito democratico.