Enna, appalti per la strada Nord-Sud: due protocolli di legalità contro le infiltrazione mafiose

Enna- Firmati in Prefettura due protocolli di legalità in relazione all’appalto dell’importante arteria stradale denominata “Nord – Sud”, denominata anche “due mari” che dovrebbe, una volta ultimata collegare l’estremo Sud della Sicilia (Gela) con l’estremo Nord (Santo Stefano di Camastra). Si tratta di un appalto plurimilionario che ha suscitato fino ad oggi, e potrebbe farlo ancora, gli appetiti della mafia.

Sottoscrittori il prefetto di Enna, Fernando Guida, il vice prefetto vicario di Messina, Maria Antonietta Cerniglia, l’Anas, l’Ati Tecnis Spa, Cogip Spa, Ing. Pavesi Spa, appaltatrice del lotto B4/a che ricade in parte sul territorio di Messina e le Oo. Ss. Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil di Enna e Messina. Per il lotto B4/b hanno siglato l’intesa il prefetto di Enna Fernando Guida, l’Anas, la Ricciardello Costruzioni Srl, impresa appaltarice e la direzione provinciale dell’Ispettorato del Lavoro di Enna (che ha firmato anche per i lotto B4/a).

Obiettivo dei protocolli, come detto,  è la prevenzione dell’ingerenza del fenomeno mafioso nell’ambito dei lavori. Il prefetto Guida nel suo intervento ha evidenziato lo stato precario della viabilità soprattutto nella zona Nord della Provincia e la presenza sul territorio di una criminalità organizzata che è in grado di infiltrarsi, condizionandolo, nel tessuto economico e sociale. “Fondamentale – ha detto Guida – per assicurare l’efficacia dell’azione di prevenzione antimafia prevista dai protocolli sarà l’attiva collaborazione dell’appaltatore che s’impegna a fornire all’Anas i dati relativi a tutte le imprese cui intende affidare l’esecuzione dei lavori o di cui intende avvalersi per l’affidamento di servizi, noli o trasporti o per la fornitura di materiali. L’appaltatore si impegna inoltre ad inserire in tutti i contratti di subappalto ed in generale in tutti i subcontratti per la fornitura di beni e servizi, apposita clausola con la quale il subappaltatore assume l’obbligo di fornire all’appaltatore prima della stipula del contratto i dati relativi a tutte le imprese della filiera utilizzata ai fini dell’esecuzione dell’opera affinché l’Anas richieda le informazioni antimafia preventive”.

E’ ovvio che se dovessero emergere, dopo le verifiche antimafia, tentativi d’infiltrazione mafiosa, l’appaltatore non potrà stipulare o concludere il contratto. Il prefetto di Enna ha concluso sottolineando come il protocollo rappresenti solo il primo passo, lo strumento per perseguire le finalità di prevenzione antimafia, ma solo ad opera ultimata se tutti gli addetti ai lavori avranno svolto fino in fondo il proprio ruolo potranno dire con orgoglio che non un solo euro sarà finito nelle mani della mafia.

Maria Antonietta Cerniglia ha evidenziato come la sottoscrizione del protocollo sia un’iniziativa di grande rilievo e può arginare grandi appetiti economici da parte della mafia. Salvatore Tonti dell’Anas ha parlato dell’efficacia di questi protocolli della legalità che l’Azienda sta adottando in tutta Italia e di come essi fungano da deterrente verso la criminalità organizzata.

Infine è intervenuto l’assessore regionale Dario Caltabellotta che ha portato i saluti ed il plauso all’iniziativa del governatore Crocetta.

Mario Antonio Pagaria


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