La presidenza di Palazzo Madama ha inviato a piazza Verga i documenti allegati alla linea difensiva del ministro dell'Interno. Inclusi quelli firmati dal presidente del Consiglio, dal ministro del Lavoro e da quello per le Infrastrutture. Gli scenari possibili
Diciotti, ipotesi indagine anche per Conte e Di Maio «Atto dovuto» dopo trasmissione memoria di Salvini
Gli allegati della memoria difensiva del ministro dell’Interno Matteo Salvini sono stati trasmessi alla procura di Catania dalla presidenza di Palazzo Madama. La notizia è stata diffusa nel primo pomeriggio dalle agenzie di stampa e sembra segnare una nuova puntata del caso Diciotti, per il quale la giunta per le immunità del Senato dovrà decidere nei prossimi giorni. In base a quanto sostengono fonti di stampa, l’apertura di un fascicolo da parte degli uffici di piazza Verga, nel capoluogo etneo, dovrebbe essere un atto dovuto. Con la possibile iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, le cui dichiarazioni sono allegate alla posizione di Salvini.
Il procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro aveva già chiesto l’archiviazione dell’inchiesta aperta nei confronti del ministro dell’interno, ritenendo che il ritardo nello sbarco dalla nave della guardia costiera italiana – avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto 2018 – fosse «giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale». Il tribunale dei Ministri di Catania, però, non ha condiviso questa tesi e ha chiesto l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona aggravato. Nel caso dell’apertura di un fascicolo a carico di Conte, Di Maio e Toninelli sarebbe lo stesso collegio a essere chiamato a decidere su eventuali richieste della magistratura. Zuccaro, contattato dai cronisti, ha precisato di non potere rilasciare alcuna dichiarazione per motivi di segretezza.