«Una somma esigua, ma meglio di niente». Giosuè Arcoria, imprenditore agrumicolo e presidente dell'Associazione nazionale giovani agricoltori commenta così la notizia, diffusa dalla Regione, delle somme spuntate fuori da cassetti chiusi per la burocrazia
Danni da gelo, dopo undici anni arrivano 1,2 milioni Soldi attesi dal 2008 da 268 aziende del Catanese
«Si tratta di una somma esigua ma meglio di niente. Significa che non si sono scordati di noi». A parlare è Giosuè Arcoria, imprenditore agrumicolo e presidente provinciale dell’Anga (Associazione nazionale giovani agricoltori) Confagricoltura. Il commento è alla notizia che la Regione Siciliana ha provveduto a bloccare le somme, avviando la liquidazione delle pratiche ai produttori agricoli che ne avevano fatto richiesta, per i risarcimenti dei danni provocati dalle gelate di febbraio 2008. Il governo di Nello Musumeci ha messo a disposizione un milione e 200mila euro destinati alle 268 aziende della provincia di Catania che undici anni fa subirono danni rilevanti alla loro produzione agricola. In particolare di agrumi.
«Ricordo che nel 2008 la temperatura alla Piana di Catania scese a – 4 gradi – prosegue Arcoria – Il gelo bruciò il frutto che si trovava ancora sugli alberi. La mia impresa aveva già acquistato delle arance, ma dopo le gelate l’investimento si rivelò completamente sprecato». Arcoria specifica che la somma messa in campo dalla Regione non basta. «Da un lato rappresenta un segnale positivo da parte delle istituzioni, dall’altra però i fondi non sono sufficienti per coprire tutti i danni».
Arcoria, tuttavia non guarda solo al passato, ma anche al presente ricordando sia «l’ondata di caldo dello scorso mese di maggio che potrebbe avere effetti non positivi sulla produzione», sia le difficoltà avute da tanti produttori «nell’irrigare i propri fondi visto che dal Consorzio di bonifica di Catania la prima acqua l’avrebbero avuta solo alla fine dello scorso mese di luglio».
Sullo stanziamento della somma l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera ha specificato che da «quando ci siamo insediati abbiamo iniziato un’attività di ricognizione e riordino attorno a tutto il pregresso, rintracciando somme che giacevano, per questioni legate ad aspetti burocratici, ferme dal lontano 2008. Abbiamo rintracciato e sbloccato queste somme, facendole riassegnare al territorio che ne era il legittimo destinatario». Le 268 aziende agricole che hanno chiesto il risarcimento ricadono nei comuni di Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castel di Iudica, Catania, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Randazzo, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Scordia.