L'assessore alla Mobilità sottolinea come non ci siano più ragioni per non riattivare le restrizioni, anche in virtù delle nuove concessioni di occupazione del suolo pubblico. Guerra aperta con il Consiglio, che aveva chiesto lo stop fino a gennaio 2022
Confermato al primo giugno il discusso ritorno della Ztl Catania: «Per aiutare i ristoratori servono meno auto»
Passano i mesi, si affrontano persino i dati altalenanti della pandemia, ci si compatta e ci si divide sui temi più disparati, ma la Ztl all’interno del consiglio comunale di Palermo resta sempre il terreno di scontro preferito per le varie fazioni, sempre pronte a schierarsi tra pro e contro. L’ultima battaglia è arrivata dopo l’annuncio della riattivazione della zona a traffico limitato diurna, calendarizzata per il prossimo primo giugno.
In Consiglio ormai la maggioranza a sostegno del sindaco Orlando va avanti per lo più aggrappandosi al voto di responsabilità delle varie aree dell’opposizione, ma quando si parla di Ztl, si sa, gli schemi saltano. È così che due giorni fa Sala delle Lapidi si è espressa votando a maggioranza una mozione per chiedere l’estensione della sospensione delle restrizioni veicolari per tutta la durata del 2021. «abbiamo infine ribadito la necessità di prorogare sino al 31 dicembre la sospensione della zona a traffico limitato diurna e notturna, ritenendo il mezzo privato il modo migliore per raggiungere i luoghi in sicurezza e considerando il pagamento di un pass un balzello da evitare in un momento di crisi economica come quello che sta attraversando la nostra città» dice la capogruppo del M5S in Consiglio, Viviana Lo Monaco.
Una mozione che però non ha sortito il risultato sperato, vista l’intenzione di Orlando e dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania di proseguire dritti sulla loro strada, confermando quanto deciso. «Non ci sono più le condizioni per tenerla sospesa – dice Catania – In più, con l’attivazione della zona gialla è aumentato nuovamente il traffico veicolare privato nel centro storico, quindi ci sono tutte le condizioni e tutte le ragioni per attivarla a partire dal primo giugno. Utilizzeremo questi giorni per mandare le comunicazioni alle persone rispetto alla data di scadenza del pass e tutti quelli che hanno il pass scaduto possono già rinnovarlo».
Lo stesso giorno il Consiglio aveva votato, con 27 voti favorevoli e un contrario, la deroga al regolamento per le concessioni del suolo pubblico, per venire incontro alle esigenze di ristoratori e locali colpiti dalla crisi snellendo e accelerando le procedure autorizzative. Un punto su cui è lo stesso Catania a fare leva per giustificare il rientro in vigore delle restrizioni nel centro storico. «Credo che l’amministrazione comunale stia facendo moltissimo per i commercianti – continua l’assessore – soprattutto in tema di occupazione del suolo pubblico e per occupare il suolo pubblico servono meno macchine in giro, quindi credo che anche l’attivazione della Ztl sia utile per le attività economiche e commerciali della città».
E mentre a supporto di Catania arriva Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune, movimento col quale l’assessore è stato eletto, parlando di alcuni colleghi consiglieri per cui la Ztl sarebbe «un’ossessione» e ricordando che «in questi ultimi anni il consiglio comunale ha perso centinaia di ore a discutere sull’argomento, come se fosse la cosa più importante della città, e ha votato decine di volte sull’argomento malgrado l’organo consiliare non abbia alcuna competenza a decidere». Non si fa attendere la risposta piccata dei Salviniani.
«Nonostante la mozione approvata in consiglio comunale – dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega – la zona a traffico limitato targata Orlando-Catania ripartirà il primo giugno. Questa è una cosa di una estrema gravità. Il sindaco Orlando e l’assessore Catania dimostrano, ancora una volta, di restare insensibili alle istanze dei cittadini, interpretate e fatte proprie dal consiglio comunale, che è l’organo democraticamente eletto dai palermitani per rappresentarli. Una insensibilità che non ci stupisce e che ci fa capire quanto Orlando e alcuni suoi assessori si allontanino dalle necessità dei cittadini».