Comiso: questo aeroporto non s’ha da aprire…

Chi sono gli ascari che vogliono bloccare l’aeroporto di Comiso? Perché il governo nazionale si sta mettendo di traverso su un’opera strategica fondamentale per lo sviluppo della Sicilia orientale? Dove sono i partiti che si definiscono sicilianisti?

Dell’assurdo caso dello scalo in provincia di Ragusa, tenuto chiuso  da  fantasiose argomentazioni dall’esecutivo nazionale, vi abbiamo raccontato negli articoli che trovate in allegato.

Le domande però restano senza risposte. Oggi, ne abbiamo parlato con Pippo Di Giacomo, deputato regionale ragusano del Pd che, da anni,  si batte come un leone contro questa ingiustizia.

“Quello che è certo è che l’apertura di un nuovo aeroporto ha un effetto dirompente su un territorio. Porterebbe grandissimi  benefici alla società, ma evidentemente disturba qualcuno” dice a LinkSicilia. Ma non si spinge oltre. Anche se esclude che possa entrarci qualcosa il costruendo Muos di Niscemi (una apparecchiatura militare di rilevazione il cui funzionamento potrebbe essere disturbato dall’aeroporto).

“La magistratura sta indagando, aspettiamo le conclusioni delle inchieste  ma, al momento la questione mi sembra un’altra-afferma Di Giacomo. Insomma, che ci siano interessi poco chiari dietro il sabotaggio di questa infrastruttura, è abbastanza chiaro. Ma sarebbe importante “che il governo nazionale non si rendesse complice di chi rema contro lo sviluppo della Sicilia orientale”. E poi racconta: 

“Abbiamo portato avanti il progetto dello scalo di Comiso con tutti i governi che si sono succeduti a Roma e Palermo, perché al di là del coloro politico- sottolinea il parlamentare- tutti abbiamo creduto nella valenza economica, in termini di sviluppo del territorio, dell’unica infrastruttura realizzata negli ultimi anni in Italia”.  Valenza riconosciuta dalla stessa Unione europea che ha finanziato l’opera. “Assurdo che, adesso, a bloccarlo sia un governo che si definisce tecnico. Sono rimasto davvero deluso ma non ci arrendiamo”. 

La partita adesso è nelle mani del ministero del Tesoro. Che deve dare un parere su sollecitazione dell’ Enav, che non ha voluto garantire il servizio di assistenza al volo (qui è possibile leggere il testo della interrogazione sul caso):

“Queste resistenze dell’Enav sono incredibili. Servirebbero quattro milioni di euro. Potrei capirle, se servisse l’intera somma per costruirlo da capo ma, l’aeroporto è pronto, bastano solo 4 milioni per farlo entrare in funzione

Da notare- specifica Di Giacomo-che il Tesoro garantisce i servizi di assistenza di volo a scali che sono in perdita e utilizzati pochissimo, come quello di Crotone o di Rimini, o di Brescia, mentre si rifiuta di garantirli a Comiso che secondo tutte le stime degli esperti sarà un successo, sia per il turismo che per l’agricoltura”.  Misteri della fede.

Chi sono gli ‘ascari’ che non vogliono gli aeroporti di Comiso e Agrigento
L’aeroporto di Comiso e il sabotaggio del governo: dove sono i partiti sicilianisti?

Foto tratta da gazzettaiblea.it

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]