Cartelli pubblicitari irregolari a Catania Violati codice della strada e norme comunali

Il
codice della strada parla chiaro: in città, così come sulle strade extraurbane, «è vietato installare cartelli nelle intersezioni». Eppure ci sono cartelli pubblicitari a ogni incrocio in corso dei Martiri, in viale Raffaello Sanzio, e persino in piazza Europa. Ma anche lungo la circonvallazione, il viale Mario Rapisardi, via Acquicella Porto. E l’elenco potrebbe continuare a lungo: perché da nord a sud, da est a ovest, tutto il territorio di Catania è interessato dalla presenza di strutture palesemente fuori dalle regole. Gli enormi cartelli – sei metri di larghezza per tre di altezza -, danno spesso, con i loro richiami all’acquisto rivolti soprattutto agli automobilisti di passaggio per le strade cittadine, l’impressione di essere piuttosto invadenti, distraendo l’attenzione di chi è in quel momento alla guida.

Una paura che dovrebbe essere motivo sufficiente per la rimozione, come è facile osservare – almeno ad una prima rapida lettura – consultando le disposizioni di legge. Secondo l’
articolo 23 del codice della strada, introdotto con decreto legislativo numero 285 del 30 aprile 1992, «lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione». Il codice rimanda poi al relativo regolamento attuativo per quanto riguarda la definizione delle distanze minime da osservare. Che stabilisce una distanza minima dagli incroci di 25 metri.

Secondo una interpretazione stringente della norma, tutti gli impianti posti sugli incroci della città di Catania sarebbero quindi irregolari. Il codice della strada, nel già citato articolo 23 dedicato alla pubblicità sulle strade e sui veicoli, concede però delle altre possibilità alle amministrazioni comunali. «
I Comuni hanno la facoltà di concedere deroghe alle norme relative alle distanze minime per il posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi pubblicitari, nel rispetto delle esigenze di sicurezza della circolazione stradale». Una deroga che è stata applicata dal Comune di Catania solo lo scorso 1 luglio: con la delibera di giunta numero 87 la distanza minima dagli incroci e tra i cartelli scenderebbe a dieci metri. Il provvedimento, di fatto mai attuato, non risolve comunque la situazione: come è possibile vedere, la distanza minima dagli incroci è ben inferiore anche all’eventuale deroga prevista.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Secondo la normativa gli impianti pubblicitari in città dovrebbero stare a 25 metri dalle intersezioni e comunque mai agli incroci. La legge prevede anche delle deroghe, come quella concessa il 1 luglio dal Comune etneo. Solo che, anche con il nuovo limite di dieci metri, la situazione di generale irregolarità resterebbe invariata. Guarda le foto e la mappa

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]