Buona politica uguale democrazia

“Fino a non molto tempo fa, anche di fronte ad un quadro non certo edificante della vita politica nazionale, regionale o locale, mi intestardivo a pensare che il sistema dovesse e potesse modificarsi dall’interno. La fede nelle istituzioni che, pur nella quotidiana dissacrazione a cui sono sottoposte, ho sempre considerato sacre, e la fiducia nell’uomo che, nonostante tante smentite, non ancora non ho perduta, mi inducevano credere, con forse esagerato ottimismo, che i soggetti deputati dal consenso a governare la cosa pubblica, dopo anni di dissennatezza, si sarebbero alla fine resi conto di come la misura fosse ormai colma e che la capacità di sopportazione della gente non potesse essere più sfidabile. Riconosco, purtroppo, di essermi sbagliato.

A tutt’oggi, infatti, non riscontro un solo segnale che, invece, mi faccia, ci faccia, sperare. Tragica è, poi, la constatazione che da destra a sinistra, tutti compresi in una schizofrenica condizione di autoreferenzialità, la musica non cambia. Ci si trova di fronte ad un ceto politico parolaio e inconcludente, in molta parte corrotto, troppo spesso incompetente, per lo più irresponsabile, arroccato a difesa di privilegi insostenibili. Un ceto politico che ha portato il Paese sull’orlo dell’abisso che, con arroganza (o superficialità), gira le spalle al disagio economico e sociale che va, via via, crescendo fra la gente. Un disagio sociale che, diciamolo con chiarezza, non trovando opportune risposte, si scarica nella pericolosa disaffezione nei confronti delle istituzioni democratiche che dovrebbero essere a fondamento e presidio della nostra vita democratica.

La constatazione di questa poco edificante situazione mi convince, a bocce ferme, che l’autoriforma agognata, cioè il recupero di comportamenti virtuosi, non sia possibile, che la speranza di cambiamento non può venire dai soggetti che oggi abitano e, purtroppo, degradano la politica, che sia necessario trovare nuove forme o nuovi soggetti, purché liberi da pregiudizi ideologici o da vincoli personali, che canalizzino il consenso verso la buona politica. E quando parlo di buona politica mi riferisco a quella che non serve ad edificare fortune personali o di gruppi, ma che, più banalmente, si occupa solo del bene comune.

Uomini nuovi e soggetti nuovi, carichi di quel necessario “supplemento d’anima”, che si organizzano nei movimenti e che animano il dibattito sulle cose concrete, sono questi i veri soggetti del cambiamento a cui è necessario dare fiducia. Questi movimenti, con buona pace dei tanti detrattori spesso interessati, non alimentano, come spregiativamente si stigmatizza, la cosiddetta “antipolitica” perché, si abbia l’onestà di riconoscerlo, quella che viene così denominata è, invece, a ben riflettere, nient’altro se non la richiesta di politica vera, una politica che ripudia le ipocrite liturgie alle quali siamo stati purtroppo abituati, e che , in fin dei conti, costruisce vera democrazia.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

"fino a non molto tempo fa, anche di fronte ad un quadro non certo edificante della vita politica nazionale, regionale o locale, mi intestardivo a pensare che il sistema dovesse e potesse modificarsi dall'interno. La fede nelle istituzioni che, pur nella quotidiana dissacrazione a cui sono sottoposte, ho sempre considerato sacre, e la fiducia nell'uomo che, nonostante tante smentite, non ancora non ho perduta, mi inducevano credere, con forse esagerato ottimismo, che i soggetti deputati dal consenso a governare la cosa pubblica, dopo anni di dissennatezza, si sarebbero alla fine resi conto di come la misura fosse ormai colma e che la capacità di sopportazione della gente non potesse essere più sfidabile. Riconosco, purtroppo, di essermi sbagliato.

"fino a non molto tempo fa, anche di fronte ad un quadro non certo edificante della vita politica nazionale, regionale o locale, mi intestardivo a pensare che il sistema dovesse e potesse modificarsi dall'interno. La fede nelle istituzioni che, pur nella quotidiana dissacrazione a cui sono sottoposte, ho sempre considerato sacre, e la fiducia nell'uomo che, nonostante tante smentite, non ancora non ho perduta, mi inducevano credere, con forse esagerato ottimismo, che i soggetti deputati dal consenso a governare la cosa pubblica, dopo anni di dissennatezza, si sarebbero alla fine resi conto di come la misura fosse ormai colma e che la capacità di sopportazione della gente non potesse essere più sfidabile. Riconosco, purtroppo, di essermi sbagliato.

"fino a non molto tempo fa, anche di fronte ad un quadro non certo edificante della vita politica nazionale, regionale o locale, mi intestardivo a pensare che il sistema dovesse e potesse modificarsi dall'interno. La fede nelle istituzioni che, pur nella quotidiana dissacrazione a cui sono sottoposte, ho sempre considerato sacre, e la fiducia nell'uomo che, nonostante tante smentite, non ancora non ho perduta, mi inducevano credere, con forse esagerato ottimismo, che i soggetti deputati dal consenso a governare la cosa pubblica, dopo anni di dissennatezza, si sarebbero alla fine resi conto di come la misura fosse ormai colma e che la capacità di sopportazione della gente non potesse essere più sfidabile. Riconosco, purtroppo, di essermi sbagliato.

"fino a non molto tempo fa, anche di fronte ad un quadro non certo edificante della vita politica nazionale, regionale o locale, mi intestardivo a pensare che il sistema dovesse e potesse modificarsi dall'interno. La fede nelle istituzioni che, pur nella quotidiana dissacrazione a cui sono sottoposte, ho sempre considerato sacre, e la fiducia nell'uomo che, nonostante tante smentite, non ancora non ho perduta, mi inducevano credere, con forse esagerato ottimismo, che i soggetti deputati dal consenso a governare la cosa pubblica, dopo anni di dissennatezza, si sarebbero alla fine resi conto di come la misura fosse ormai colma e che la capacità di sopportazione della gente non potesse essere più sfidabile. Riconosco, purtroppo, di essermi sbagliato.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]