Il presidente della Regione Siciliana è tornato oggi sull'addio della società, che nelle settimane scorse ha cessato i voli verso lo scalo trapanese. Nel pomeriggio la replica con tanto di dati sulla flessione registrata negli ultimi anni
Birgi, nuovo botta e risposta tra Musumeci e Alitalia Compagnia: «Su Trapani si viaggiava troppo poco»
«Alitalia si è comportata in maniera assolutamente scorretta. Una compagnia che sta in piedi con i miliardi tirati fuori dalla tasca dei cittadini italiani non può agire nel modo in cui ha fatto». L’attacco arriva da Nello Musumeci. Il presidente della Regione ha parlato oggi delle problematiche legate allo scalo Birgi di Trapani, che nelle settimane scorse ha registrato l’addio della principale compagnia aerea italiana. Accanto a Musumeci c’era anche Salvatore Ombra, il presidente di Airgest, la società che gestisce l’aeroporto. «Noi ci auguriamo che da parte del governo nazionale arrivi una presa di posizione decisa su Alitalia o sulla nuova compagnia che si pensa di mettere in piedi. Obiettivamente la Sicilia nelle strategie nazionali è stata trattata assai male», ha commentato Musumeci.
La replica della società è arrivata nel pomeriggio. «In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate da esponenti del mondo istituzionale siciliano in riferimento ai voli sull’aeroporto di Trapani, Alitalia ribadisce ancora una volta che non ne ha previsto la riattivazione per l’insufficiente livello di richiesta da parte dell’utenza», si legge in una nota. Stando ai dati forniti dalla compagnia aerea da Roma la domanda sarebbe calata del 60 per cento in un anno, mentre da Milano la riduzione è stata del 30 per cento. «Tale arretramento – continua la società – avrebbe quindi inciso inevitabilmente sulla performance dei voli, già significativamente negativa nell’esercizio precedente quando i collegamenti da Trapani avevano registrato un coefficiente di riempimento posti del 58 per cento e – conclude Alitalia – una perdita a livello operativo di 1,4 milioni di euro su Roma e 2,5 milioni di euro su Milano, dinamica del tutto contrastante con l’obiettivo assegnato alla gestione commissariale di riorganizzazione ed efficientamento delle attività».
Per il futuro di Birgi, Musumeci e Ombra hanno mostrato comunque ottimismo. «Oggi possiamo dire, con razionale ottimismo, che l’aeroporto può uscire dalla condizione di assoluta emergenza in cui si trovava – ha detto il governatore -. Per lo scalo trapanese si apre una prospettiva positiva. Puntiamo a raggiungere un milione di passeggeri». «Grazie alla gara ex legge regionale 14/19, con la quale sono stati stanziati oltre 9,4 milioni per incentivare la presenza di vettori aerei per i prossimi anni – ha commentato Ombra – saranno presenti due vettori aerei, la irlandese Ryanair per una quota maggiore e per un triennio di operatività con una stima di oltre due milioni di passeggeri, e Albastar per un periodo di 12 mesi. Ciò consentirà allo scalo di traguardare oltre un milione di passeggeri annui». Tra gli scenari futuri dello scalo siciliano rientra anche quello che lo vede diventare «uno dei sei europei nei quali si potranno disassemblare gli aerei giunti a fine vita».