Bilancio regionale, finalmente un po’ di ordine

“E’ innanzitutto un bilancio trasparente, dove sono bene evidenziate le entrate e le uscite. In particolare, le prime saranno credibili e monitorabili, mentre sulle uscite abbiamo fatto una riduzione consistente, come quella che avevamo annunciato intorno al miliardo di euro, cercando di mantenere inalterate le poste che noi ritenevamo decisive”.

Così l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, inizia ad intrattenere i giornalisti (il presidente, Rosario Crocetta, arriverà dopo una mezz’ora abbondante) riuniti per la conferenza stampa indetta oggi a Palermo, nei saloni di Palazzo d’Orleans, la sede del Governo dell’Isola. Tema: il nuovo bilancio.

“Manterremo l’impegno per garantire le risorse per il cofinanziamento dei fondi europei – ha aggiunto Bianchi – vale a dire quella quota di spesa decisiva al fine di attivare le risorse europee, e quindi la parte legata allo sviluppo necessaria per definire tutta l’operazione”. Lo ha definito “un lavoro complicato”, operato su un bilancio su cui era difficile intervenire, dove vi erano capitoli privi di fondi, come quelli per gli enti locali e per i forestali.

“Abbiamo trovato le risorse”, ha assicurato l’assessore, “c’era bisogno di compensare certe voci di entrata che a noi apparivano non credibili”. Il riferimento è al Fondo immobiliare, sul quale è poi intervenuto pure il presidente Crocetta, stigmatizzando il progetto varato a settembre dal precedente Governo: “Un capolavoro di qualche scienziato dell’Economia”, ha chiosato il governatore della Sicilia a proposito degli affitti pagati dalla Regione siciliana. E’ la storia, tutta siciliana, dei locali che la Regione prima ha venduto e poi ha preso in affitto. “Abbiamo finito per pagare l’affitto sui nostri locali…”, ha detto il presidente della Regione. Giungendo alla seguente conclusione: “Non è sostenibile una situazione del genere”.

Crocetta ha poi annunciato una lunga sequela di interventi a tutto tondo, che riguarderanno la Sanità (con l’introduzione di nuovi ticket), i Comuni in dissesto finanziario, il taglio netto e decisivo delle consulenze esterne (“Abbiamo ottime professionalità qui in Regione”), ma anche la cancellazione definitiva della famigerata tabella H, “per la quale – ha puntualizzato – non abbiamo previsto un euro”.

I finanziamenti saranno frutto di bandi gestiti dai singoli dipartimenti regionali. Niente più uscite dissennate, è il refrain del suo intervento. Per quanto riguarda, invece, le risorse ai Comuni, sono pronti 40 milioni di euro per quelle amministrazioni che hanno redatto un piano di risanamento. Quali amministrazioni l’hanno già approntato?, chiediamo. “Al momento solo Messina – ha risposto Crocetta – ragion per cui quest’anno sarà la sola Città dello Stretto a ricevere gli aiuti. In realtà – ha aggiunto il governatore dell’Isola – l’intervento riguarda tutti i Comuni che presenteranno un piano di rientro, ma se non si affrettano a farlo è chiaro che la Regione non elargirà un euro. Non può pagare sempre mamma Regione, ma neanche possiamo permetterci il default dei Comuni”.

A proposito, l’amministrazione regionale è a rischio? “Niente affatto – ha detto Crocetta – questo pericolo è scongiurato”.

“Non abbiamo mai avuto problemi di copertura finanziaria sul disegno di legge per i precari e l’allineamento temporale con il bilancio adesso lo conferma – ha precisato ancora l’assessore Bianchi -. Con il commissario dello Stato non abbiamo avuto problemi di copertura finanziaria. Inoltre, per quanto riguarda i precari inseriti nel disegno di legge che discuteremo oggi in Parlamento, utilizzeremo i fondi globali”.

Chiediamo all’assessore: questi fondi non dovrebbero servire a finanziare le nuove leggi? “Per i fondi globali avevamo disponibilità già nel bilancio precedente, quindi lo confermiamo nell’esercizio provvisorio. Da questo punto di vista avevamo risorse disponibili che utilizzeremo”.

A quanto ammontano i fondi? “Il totale dei precari – ha risposto l’assessore Bianchi – li finanzieremo per i quattro mesi dell’esercizio provvisorio. Sono circa 330 milioni annuali. Utilizzeremo soltanto quattro mensilità di questo importo”. Quindi 110 milioni di euro.

Altra domanda: ai fondi globali si aggiungeranno al fondo per il precariato? “No, non si sommeranno – ha risposto l’assessore -. Per ora utilizzeremo i fondi globali. Poi, con la Finanziaria faremo un’operazione di pulizia dei fondi e sarà tutto molto più chiaro. Anche perché pensiamo di ridurre i fondi globali, poiché lasciano un eccessivo margine di discrezionalità”.

Resteranno i soldi per finanziare le nuove leggi? “Per i prossimi quattro mesi avremo il bilancio in dodicesimi. Ci baseremo sui capitoli previsti dal bilancio stesso. Poi, con la Finanziaria vedremo. Certo, ci sarà una fase in cui avremo poche leggi di spesa, magari qualche norma di contenimento. Questo, almeno, è quello che ci auguriamo. Comunque, per questi quattro mesi abbiamo un fondo che garantirà tutti i precari che abbiamo ammesso”.

Nel bilancio regionale non ci saranno tagli orizzontali, ha precisato ancora Bianchi. “Ogni singolo capitolo di spesa è stato monitorato e verificato con i dirigenti generali in una riunione fiume. Abbiamo capitoli di bilancio azzerati e altri ridotti del 40 o 50 per cento. Altri ancora aumentati. Un lavoro delicato che verrà integrato dalla legge finanziaria, per la quale aspettiamo di vedere tutte le integrazioni e le migliorie che verranno fatte in Parlamento, tenuto conto che viviamo in uno stato di assoluta emergenza”.

Altra questione tirata in ballo dall’assessore prima e dal presidente Crocetta: l’introduzione del ticket per i ricoveri ospedalieri. “Chi ha un reddito alto pagherà in Sicilia un ticket sul ricovero. Lo prevede la legge finanziaria che dovrà essere approvata nei prossimi mesi. In particolare, chi ha un reddito superiore a 50.000 euro all’anno dovrà pagare per la prima settimana di degenza dieci euro al giorno, dalla seconda settimana la somma sarà abbattuta del cinquanta per cento. Chi guadagna oltre 100.000 euro pagherà 25 euro al giorno dal primo giorno di ricovero. Anche qui la somma verrà abbattuta dalla seconda settimana. Potremo così aiutare le fasce più deboli. Questo è un nuovo modo di concetto di giustizia sociale, a chi guadagna tanto non peserà spendere 50 euro per un ricovero”.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]