«Essere bruco, crisalide e farfalla può essere molto spiazzante, molto queer». Parte da Alice nel Paese delle Meraviglie la panoramica sul termine queer che evoca identità ibride e transitorie fuori dalle logiche binarie. Una parola che dalle connotazioni offensive si è trasformata in rivoluzione di pensiero. In occasione dell'imminente Gay Pride il 28 giugno, Stefania Arcara, docente di Gender Studies dellUniversità di Catania, illustra per CTzen il nuovo paradigma culturale e politico del queer che in tempi recenti è approdato a Catania