Quando la notte fra il 24 e il 25 giugno di quest'estate 2013, è morto, a roma, il senatore a vita ed ex presidente del consiglio emilio colombo -raggiungendo dopo un mese circa il collega giulio andreotti, coetaneo- , abbiamo pensato che se n'era andato a quasi 93 anni, l'ultimo "dinosauro" della defunta democrazia cristiana. E per noi che abbiamo superato la boa dei quarant'anni, è un segno del tempo che avanza. Personalmente colombo un tantinello ci riguarda: era lui il capo del governo quando chi scrive venne alla luce; poi lo incontrammo qui nella nostra catania già grande feudo dc, circa un decennio or sono, in un convegno di ex "democrìsti". Aveva il piglio di colui che era stato al potere in tempi di grande stile, e anche se non era una figura illuminata come moro o fanfani, si dava le arie di quella stirpe, di cui aveva condiviso successi e glorie e anche polvere.