Aspettando Anna Rosa/ Ciapi: secondo giorno senza lavoro per i 1754 addetti agli ex sportelli multifunzionali

DA ENNA E CALTANISSETTA LE PRIME PROTESTE DEGLI EX SPORTELLISTI. UIL PRONTA ALLO SCIOPERO. LA DENUNCIA DELLO SNALS CONFSAL

Secondo giorno senza Servizi pubblici per l’Impiego in Sicilia. Nell’Isola esiste il reato di interruzione di pubblico servizio? Sarebbe utile conoscere la risposta per meglio comprendere ciò che accade da quarantotto ore nella nostra Regione in materia di mercato del lavoro.

Ritorniamo a ricordare che con l’avvio del Programma “Garanzia giovani” mille e 754 operatori degli ex sportelli multifunzionali, o una parte di essi, dovrebbero essere ricollocati, dopo l’esperienza di sei mesi presso il Ciapi di Priolo conclusa lo scorso 22 aprile. Sarà così? Con questi chiari di luna… e senza alcuna procedura amministrativa messa in piedi, come riferitovi in altro articolo, sarà davvero dura.

Il clima positivo che si registrava nell’ambiente dei Servizi formativi fino a qualche giorno fa sembra lontano anni luce. Tra gli operatori degli ex Sportelli multifunzionali cresce il malumore. Scricchiola quella certezza che fino alla settimana scorsa alimentava alcuni Social network, tendenzialmente sostenitori dell’azione di governo diretta a trasferire, più o meno definitivamente, i lavoratori al Ciapi di Priolo, prima con il progetto Spartacus e successivamente con “Youth Guarantee”.

Molti operatori, tra i più attivi sui Social network, hanno abbandonato la comoda poltrona della certezza lavorativa e sono pronti a scendere in piazza per protestare contro quel Governo regionale, che fino a cinque giorni fa sostenevano a denti stretti.

È superfluo rimarcare che dalle colonne di questo giornale, più volte e in diversi articoli, abbiamo sostenuto, pur raccogliendo molte critiche, che non fosse scontato il passaggio da “Spartacus” a “Youth Guarantee” e che la proroga difficilmente sarebbe stata attivata dall’amministrazione regionale. In tanti sono pronti a giurare che la dottoressa Anna Rosa Corsello appare sempre più confusa.

Sarà così? Non tutti sono convinti, non è che la verità è altrove? Secondo alcuni osservatori il disegno sarebbe più semplice di quello che appare. Rallentare tutte le procedure per avviare Programma ‘Garanzia giovani’ e Prometeo dopo il 25 maggio, data prevista per esprimere il voto al parlamento europeo. Il solito atteggiamento clientelare pre elettorale? Chissà!

Raccogliamo le tante posizioni assunte al riguardo, l’incertezza sul futuro ha rotto certi equilibri che, rispetto ai proclami di qualche tempo fa, rischiano di risucchiare nella polemica e nell’isolamento anche qualche ambiente sindacale.

Richiamiamo un passaggio del comunicato diramato ieri dagli operatori ex sportellisti della provincia di Enna, impegnati nel progetto ‘Spartacus’ fino al 22 aprile scorso, rimasti senza lavoro nonostante le rassicurazioni del presidente Crocetta e riunitisi in comitato spontaneo.

“Alla luce degli impegni sempre annunciati ma mai concretizzati da atti ufficiali da parte del Governo Regionale e dell’Amministrazione regionale sulla prosecuzione delle politiche attive del lavoro in Sicilia attraverso la ‘Youth Garantee’ e considerando che lo stesso Governo appare alquanto confuso e incapace di gestire questa e altre problematiche di questa martoriata Regione, le lavoratrici e i lavoratori della filiera dei servizi formativi rivendicano il diritto al lavoro e il riconoscimento della professionalità acquisita in tanti anni di servizio”.

Gli stessi, che non credono più ai proclami in salsa crocettiana come quello diramato dal governatore ‘urbi et orbi’ pochi giorni fa annunciando per l’ennesima volta una riforma che non esiste ad oggi: “Nessuno perderà il posto di lavoro”, sono pronti a forme di protesta a difesa del diritto al lavoro.

Anche a Caltanissetta è iniziata la protesta con un presidio presso Centro per l’Impiego (CpI) del capoluogo nisseno. Ieri, una delegazione di operatori è stata ricevuta dal direttore del CpI al quale, nel ribadire le motivazioni della protesta e in assenza di indicazioni sulla prosecuzione delle attività da avviare per l’attuazione della ‘Garanzia Giovani’, hanno annunciano la prosecuzione delle azioni di rivendicazione a salvaguardia della continuità lavorativa. L’azione di protesta riprenderà già lunedì 28 Aprile 2014 con appuntamento per il presidio presso l’Ufficio provinciale del Lavoro di Caltanissetta a partire dalle ore 09. 30.

Riportiamo il documento diramato dal coordinamento dei lavoratori addetti ai Servizi di orientamento di Caltanissetta al termine del citato incontro con il responsabile del Cpi del capoluogo nisseno.

“Al termine del presidio presso il CPI di Caltanissetta, i lavoratori, nel ribadire le motivazioni della protesta e in assenza di indicazioni sulla prosecuzione delle attività da avviare per l’attuazione della Garanzia Giovani, annunciano la prosecuzione delle azioni di rivendicazione a salvaguardia della continuità lavorativa. Da parte dell’Amministrazione regionale non ci sono notizie ufficiali su come il governo regionale intende utilizzare le professionalità e le risorse disponibili. I dati sul servizio svolto dagli operatori a supporto dei Centri per l’Impiego dimostra la capacità di raggiungere elevati numeri di cittadini; l’incapacità della politica regionale di programmare efficaci misure per il contrasto alla disoccupazione impedisce invece di dare risposte concrete in termini di proposte di inserimento lavorativo e formativo. A fronte di risorse finanziarie disponibili per il contrasto alla disoccupazione e alla evasione formativa e alla concreta possibilità di avviare i servizi in tempi brevi, si registra un ulteriore e distorto dispendio di risorse pubbliche sottoponendo i lavoratori a misure di sostegno al reddito e senza alcuna prospettiva di soluzione del problema o, peggio ancora di copertura finanziaria per garantire il reddito.

Quanto costiamo se cassintegrati alla collettività?

Quanto costiamo se in mobilità alla collettività?

Quanto costiamo se licenziati alla collettività?

Ci rifiutiamo di essere complici dell’incapacità di programmare risorse e servizi, ci rifiutiamo di essere “assistiti” e ammortizzati, ci rifiutiamo di essere identificati con chi ha lucrato, sperperato e usato risorse pubbliche per interessi privati. Che il Presidente della Regione Sicilia ci dica chiaramente e una volta per tutte se veramente è dalla parte dei lavoratori, se in assenza di attuazione della rivoluzionaria riforma della formazione professionale, fino ad ora solo annunciata, preferisce stare al fianco di chi ha sperperato e ha costruito imperi politici ed economici; che le OO.SS. prendano posizioni chiare a favore dei lavoratori abbandonando definitivamente posizioni di subalternità nei confronti di chi gestisce la formazione. Ad oggi le proteste sono state condotte pacificamente grazie alla capacità di contenere i livelli di sofferenza da parte degli operatori. Abbiamo fatto ricorso a tutte le nostre risorse ma il tempo della mediazione si è esaurito. Annunciamo quindi che dal 5 maggio 2014, in assenza di soluzioni che possano dare attuazione ai punti rivendicati, saranno attuate iniziative adeguate alle risposte istituzionali”.

Rileviamo anche la posizione della Uil Scuola in ordine alla vertenza oramai ufficialmente apertasi sul futuro di mille e 754 operatori degli ex sportelli multifunzionali. Dalle parole, dai buoni propositi emersi dopo l’incontro con l’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, di qualche giorno fa, qualcosa non ha più convinto i vertici sindacali. La Uil Scuola sarebbe pronta a passare ai fatti. Il sindacato sarebbe, difatti, ad un passo dallo sciopero. Dal sito istituzionale della Uil Scuola pubblichiamo una nota sull’argomento. “Il governo regionale inadempiente su tutto e ritardi che vanno oltre ogni limite fisiologico. Oggi il sindacato appronta la piattaforma e la cronologia delle manifestazioni. La vertenza concerne tutte le filiere: interventi formativi, servizi formativi e obbligo di istruzione”.

Intanto, piomba come una “bomba atomica” la denuncia dello Snals Confsal, uno dei sindacati firmatari del contratto collettivo di lavoro della formazione professionale a livello nazionale. Organizzazione sindacale esclusa dal citato incontro tra l’assessore al Lavoro e Cgil, Cisl Uil che si scaglia contro possibili clientele che si starebbero consumando sulla pelle dei lavoratori della Formazione professionale.

Pubblichiamo il testo integralmente, lasciando giudizi e commenti a lettori e osservatori.

“Vi raccontiamo come gli enti mangiasoldi e i loro fidi alleati Cgil, Cisl e Uil tentano di delegittimare il Ciapi di Priolo per riportare soldi e finanziamenti ai vecchi indirizzi.

La decisione scaturita nell’incontro tra il neo assessore Bruno e Cgil Cisl Uil di non prorogare oltre la scadenza contrattuale il progetto Spartacus desta legittimamente forti preoccupazioni e perplessità fra le migliaia di lavoratori del settore.

Dalla lettura dei comunicati di Cgil, Cisl e Uil, dopo l’incontro tenutosi con l’assessore Bruno, non emerge nessun elemento certo né garanzia né alcuna certezza di un rinnovo del progetto Spartacus a partire da giorno 5 maggio.

Si parla, ancora, di avviare le attività di Youth Guarantee cominciando da giorno 5 maggio, ma sembra che nessun comunicato parli di un rinnovo dei contratti per i lavoratori che sono stati impegnati nel progetto Spartacus.

Si utilizzano dunque linguaggi sibillini che lasciano solo intendere …. ma che non danno certezza alcuna.

Che sta succedendo?

Vediamo se mettendo insieme alcuni fatti possiamo estrapolare qualche risposta:

• appena qualche settimana fa i lavoratori del progetto Spartacus ricevono una mail da parte della dottoressa Rallo dove si parla esplicitamente di dipendenti infedeli cioè che avrebbero spostato iscrizioni di corsisti dal progetto Prometeo verso alcuni enti;

• vengono chiusi gli uffici del progetto Spartacus presso il Ciapi di Palermo.

In questo modo rendendo di fatto impossibile ogni attività di coordinamento del progetto stesso;

• da alcuni mass media si apprende che la guardia di finanza si è recata presso i locali dell’assessorato per chiarimenti sul progetto Spartacus;

• inizia una violenta campagna di stampa, il giornale on line Link Sicilia in testa, e sui social network, contro il progetto Spartacus e critiche sui costi, alludendo a sperperi di denaro;

• campagna di stampa tanto violenta da fare intervenire il presidente del Ciapi di Priolo che con una precisa e puntuale dichiarazione chiarisce la posizione del Ciapi e difende il lavoro svolto da tutti gli operatori;

• Cgil Cisl Uil incontrano improvvisamente l’avv. Bruno, in assenza dei vertici del Ciapi di Priolo ed in assenza dello Snals firmatario del contratto di settore, neo assessore alla famiglia e lavoro, politico designato dalla corrente Pd, e decidono di non prorogare il progetto Spartacus rinviando tutto, senza nessun impegno ufficiale, alla data di giorno 5 maggio;

• anche questa volta, clamorosa, l’ennesima giravolta della Uil che appena qualche giorno prima aveva “tuonato” contro ogni ipotesi di sospensione;

• Sul versante degli interventi gli enti mangiasoldi minacciano di licenziare in massa migliaia di lavoratori in mancanza della terza annualità.

Un anno fa per rivendicare la seconda annualità si erano esposti i sindacati di Cgil Cisl e Uil addirittura scendendo in piazza nel mese di giugno.

Dalla narrazione di questi fatti si evince con chiarezza che “la palude” cioè il sistema affaristico che da sempre governa la formazione professionale Siciliana, approfittando della debolezza politica oggettiva del presidente Crocetta e soprattutto della irresolutezza politica del Governo, vuole riportare indietro le lancette del tempo spostando i finanziamenti verso gli enti che mai si sono rassegnati alla perdita di milioni di euro.

Fregandosene come sempre dei lavoratori, che a tutt’oggi hanno reso un servizio agli enti e sono creditori di molti stipendi, altri che hanno perso il posto di lavoro e altri, ancora che rischiano di perderlo.

Infatti risulta evidente che la sospensione del Progetto Spartacus non solo costringe i lavoratori impegnati nello stesso all’incertezza sul loro futuro ma mette in serio rischio il progetto Prometeo lasciando a casa e senza lavoro le migliaia di lavoratori licenziati dagli enti mangiasoldi con l’accordo di Cgil Cisl Uil.

Pertanto, lo Snals Confsal chiede al presidente Crocetta un immediato intervento al fine di rilanciare i progetti Spartacus e Prometeo, di garantire tutti i lavoratori idonei e di varare immediatamente la riforma della formazione professionale Siciliana”.

 


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