L'ex sindaco di Messina scopre i primi due simboli che lo sosterranno nella candidatura a presidente della Regione e ufficializza l'accordo con l'europarlamentare ex cinquestelle, che sarà il suo vice in caso di vittoria
Regionali, De Luca presenta il ticket con Giarrusso «Avremo tante liste, ma abbiamo detto no a 16 uscenti»
«Forza Italia a Messina ha superato a stento lo sbarramento, a Palermo ha fatto un buon risultato, ma il dato è drogato dall’operazione Tamajo. Parlo con tutti perché mi piace guardarli negli occhi, sono disperati. Sono stato contattato da 16 deputati uscenti, da tutto l’arco parlamentare, ma ho detto no». Il solito show per Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione, che torna a palazzo dei Normanni per presentare i simboli delle due liste su cui si baserà la sua campagna elettorale: De Luca Sindaco di Sicilia la prima, al cui interno è stata inserita la dicitura «Sud chiama Nord – Giarrusso», e Sicilia Vera, la seconda. «Sono i pilastri del nostro progetto, ma se ne aggiungeranno tantissime altre».
In effetti fa parte del piano dell’ex sindaco di Messina, che ammette: «Trasformeremo il sistema delle elezioni in regionali in quello delle Amministrative e lo faremo presentando tante liste fino a quando ci sarà la disponibilità di ogni siciliano e siciliana a mettersi in gioco per la propria regione». Liste che faranno poi confluire i voti sul candidato presidente, De Luca, appunto, che già da inizio luglio inizierà a raccogliere adesioni sul territorio con un percorso che partirà dal quartiere Brancaccio di Palermo, in omaggio alla figura di padre Pino Puglisi, alla quale il fondatore di Sicilia Vera dice di essere molto legato.
«Facciamo appello ai sindaci, unico baluardo di democrazia rimasto, perché i parlamenti sono ormai lontani dalle necessità dei territori, spesso assistiamo alla demopazzia, altro che democrazia, una serie di norme che non rappresentano le esigenze dei siciliani, di chi ci vota, dei cittadini», aggiunge Danilo Lo Giudice, deputato regionale di Sicilia Vera, parole sottoscritte da De Luca, che sogna «un parlamento siciliano con almeno dieci sindaci tra i deputati». Insieme a De Luca e Lo Giudice, presenti anche Ismaele La Vardera, che da tempo ormai ha sposato la carica del messinese, e un’altra ex iena, Dino Giarrusso, europarlamentare, di recente fuoriuscito dal Movimento 5 stelle, che a De Luca ha dato il proprio sostegno durante le elezioni comunali poi vinte a Messina e che ha presentato oggi il suo nuovo partito: Sud chiama Nord, di cui La Vardera sarà presidente.
«C’è chi ha utilizzato la politica per interessi personali – dice Giarrusso – Noi li vogliamo cacciare. A Messina da soli abbiamo preso la somma di tutti i partiti di centrodestra e centrosinistra, una piccola realtà ha dimostrato che si può cambiare stando dalla parte dei cittadini. Noi vogliamo far sì che non ci sia gap tra Meridione e Nord. Vogliamo far capire a tutti gli italiani che un Sud più forte rende forte anche il Nord e fa bene a tutta l’Italia e creare una forza solidale e federativa tra Sud e Nord, mettendo insieme anche piccole forze locali che al momento non hanno voce, pur essendo importanti nei territori». A margine della conferenza stampa è intervenuto in collegamento anche Vittorio Sgarbi, che con il suo Rinascimento ha annunciato il sostegno al ticket De Luca-Giarrusso per le Regionali.