Andiamo al quel paese/ Il ritorno delle crociere

di Lorena Spanò Frisella

Per le compagnie di crociere l’anno 2012 è iniziato con tutti i buoni propositi, bruscamente e brutalmente interrotti da un noto personaggio che ha deciso d’amblè di fare un salutino troppo vicino alla costa… Più che un inchino una bella schettinata!

Ed ecco servita la catastrofe, colpevole insieme ad altri disastri – che periodicamente colpiscono le varie parti del mondo e i vari comparti turistici – di aver incrinato irrimediabilmente la fiducia dei crocieristi più accaniti e degli aspiranti.

La repentina frenata, per non definirla retromarcia, del mercato crocieristico ha avuto ripercussioni a livello internazionale e si è attestata come una delle più tristi tragedie del mare degli ultimi tempi. Come ogni cosa, però, pensiamo al disastro di Ustica o ad altri incidenti magari anche meno imponenti, si è spenta e affievolita nella memoria, lasciando solo il triste ricordo delle vittime e l’ilarità degli sciocchi che prendono a pretesto la cosa per ridere dell’incauto comandante.

Da quel giorno di gennaio è successo di tutto: crociere annullate con pretesti assurdi, solo per non confessare che lo si stava facendo per paura, oppure annullate e riprenotate dopo poche ore con compagnie crocieristiche concorrenti; ho assistito a sfottò dei più tristi ed ho sentito assurde teorie di complotto per giustificare l’accaduto. Ma alla fin fine si torna sempre a viaggiare: solo perché un aereo cade o un treno deraglia, pur con tutto il danno e il dolore che ne conseguono, non si smette certo di viaggiare.

Le crociere si confermano, a mio avviso, la soluzione ideale per tutte le fasce di passeggeri, dai single alla coppia, dal viaggio con gli amici a quello con la famiglia, perché coniugano sapientemente relax e cultura, divertimento e riposo assoluto, portandoti a spasso per il mondo senza disfare mai la valigia.

A chi mi dice “non sono tipo da crociere” o “io una crociera non la farei mai” oppure “sono ancora troppo giovane e avventuroso per andare in crociera! “con aria sdegnata, propongo sempre di provare. Anzi, provare per credere!. Perché è falso tacciare questo tipo di vacanza come svilente dell’aspetto culturale: chi lo dice che di un posto devi vedere tutto e subito? Puoi tornarci, puoi scegliere di approfondire: puoi mettere piede ad Atene per la prima volta sbarcando da un villaggio galleggiante e scoprire che vuoi tornarci come che non ne vuoi sapere più niente.

A bordo di una nave da crociera non ci si può annoiare: animazione, fitness, spettacoli , casinò, benessere e tanto altro ancora, fanno si che il tempo trascorra senza che tu te ne accorga. Alcune navi offrono dei plus di tutto riguardo, siano essi discutibili o meno, con simulatori di formula uno, piste di pattinaggio sul ghiaccio, pareti di free climbing, piscine con onde per surfare: perché scegliere un villaggio fisso su una costa quando se ne può scegliere uno che ogni giorno ti fa attraccare su una diversa?

Quindi crociera o non crociera? Provare per credere, e tornerete invitando tutti ad salire a bordo e salpare l’ancora per un’esperienza indimenticabile.

Foto tratta da lavorofacile.eu

 

 


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