Aeroporto Catania, la Sac ha sbagliato a comunicare. Cinque consigli a Torrisi per gestire la crisi / L’asso di mazze

Caro Nico, ti scrivo da fraterno amico per dirti (come ogni fraterno amico farebbe) che la SAC (società della quale sei, e meritatamente, amministratore delegato) ha sbagliato tutto dal punto di vista della comunicazione. Sono cose che ti direi in privato, ma figurati se ti chiamo in questo momento di delirio, ma credo che anche le cose che ci diciamo e sempre ci siamo detti in privato abbiano un interesse pubblico e che non c’è nulla che ci siamo detti in privato che non possa essere essere, e a volte debba, essere anche reso pubblico. L’ho fatto per le rughe della Za’ Rosa (chi si ricorda bene, altrimenti cercatevelo su google) lo posso fare anche in questo caso.
C’è una branca della comunicazione che si chiama crisis management, che non ha nulla a che vedere con i ruoli di manager, quale il tuo, ma che riguarda esclusivamente la «comunicazione nei momenti di crisi». Pensa che il governo svedese ha istituito nel 2022 un dipartimento che si chiama della Difesa psicologica in questi giorni alacremente al lavoro per gestire la querelle del corano bruciato a Stoccolma.
Ti dò alcune dritte sulla gestione della comunicazione (questa è la definizione esatta) in momenti di crisi e di rischio, rivisti alla mia maniera.

1) MAI MINIMIZZARE, ANZI, SE POSSIBILE, CATASTROFIZZARE. Dare notizia di una celere riapertura, a pieno regime, dell’aeroporto, significa darsi la zappa sui piedi. Anzi, quale zappa, vuol dire proprio trattorarsi i piedi col tiller. È notorio che piove sempre sul bagnato e non esiste crisi (è matematico) che non porti con sé sottocrisi. Nulla fila mai liscio e la Legge di Murphy deve essere sempre tenuta a vista d’occhio su un post it attaccato al computer: se qualcosa può andare storto lo farà. Bisognava da subito focalizzare la questione e dire: «Minchia che brutto guaio», questo avrebbe veicolato un messaggio di serietà e consapevolezza della situazione che invece è mancato. Mai essere ottimisti in un momento di crisi e di rischio. Bisogna pararsi il culo su molteplici fronti. L’OTTIMISMO DEVE ESSERE BANDITO! Si sparga pessisimismo e disfattismo. Se poi una cosa andrà per il verso giusto sarà solo merito tuo.

2) HO STATO IO. Assunzione immediata di responsabilità. Il «non ho stato io» è come la vergine autosodomizzantesi dipinta da Salvador Dalì. Cospargersi il capo di cenere. Mettere avanti la propria testa sul ceppo del boia, fare sorgere negli altri la compassione e soprattutto il dubbio: «Minchia e se poi non è stato lui? Mischinazzo».

3) RICORDA, COSì COME MEZZO CULO ANCHE MEZZA MINCHIA SE È IL CASO. Mai mostrarsi con una minchia e mezza. Mostrare mezza minchia, moscia se è possibile. Mai veicolare il messaggio «ci sono io, tranquilli». Dichiararsi impotenti contro gli imprevisti, contro l’imponderabile, contro il possibile dolo altrui, contro persino la propria e umana sbadataggine (non sto dicendo che ci sia, ma bisogna COMUNICARLA). Quando riaprirà l’aeroporto? NON DIPENDE DA ME, IO HO MEZZA MINCHIA, CHIEDETE A CHI HA UNA MINCHIA E MEZZA. Scaricare la brutta figura su altri soggetti. Di soggetti pronti a mostrare una minchia e mezza ne è pieno il mondo. Si faranno avanti loro da soli per toglierti le castagne dal fuoco.

4) MAI TRANQUILLIZZARE IL TURISTA, TERRORIZZARLO SEMMAI. Non dire: l’aeroporto riaprirà presto. Semmai: «Aspettate prima di partire, prima di confermare prenotazioni, prima di sprenotare, aspettate l’evoluzione delle cose, in meglio o in peggio». Bloccare le azioni degli utenti. Freezarli. Se gli dici «andrà tutto bene», essi, di fronte a una minchia e mezza esibita risponderanno «sta minchia», sprenoteranno e bloccheranno nuove prenotazioni. Bisogna metterli in attesa, prendere tempo. La minchia e mezza crea diffidenza. Sottolineare le difficoltà crea fiducia.

5) LEGITTIMAZIONE ALLO SFANCULAMENTO TERMONUCLEARE GLOBALE. Seguendo i punti da 1 a 4 si potrà alzare la voce con gli altri agenti sulla crisi. Si potrà dire: «Minchia, mi sono cosparso il capo di cenere davanti a tutti e voi non fate un cazzo?». Si potranno indire conferenze stampa sputtananti. Tanto lo sai: ce ne sono tantissimi che adorerebbero sputtanarti, l’unica è la mossa della gru di Karate kid: autosputtanarsi (zoppicare) carpendo la benevolenza dell’opinione pubblica e poi TAAAC calcione in faccia agli altri potenti che per quanto apparentemente dalla tua parte non vedono l’ora di farti fuori.

Spero non accada mai più una cosa del genere. Mi auguro che tutta la situazione si risolva presto. In caso, se ritieni, tieni presente questi umili consigli da una mezza minchia quale sono. Ricorda, ricapitolando: CATASTROFIZZARE. INTANTO HO STATO IO, POI VEDIAMO. HO UNA MEZZA MINCHIA. TURISTI, FOSSI IN VOI MI AGITEREI. VAFFANCULO A TUTTI.
Non lo dico io ma anni di studi in crisis management.
Con tutto l’affetto che sai.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Caro Nico, ti scrivo da fraterno amico per dirti (come ogni fraterno amico farebbe) che la SAC (società della quale sei, e meritatamente, amministratore delegato) ha sbagliato tutto dal punto di vista della comunicazione. Sono cose che ti direi in privato, ma figurati se ti chiamo in questo momento di delirio, ma credo che anche […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]