Accesso negato ai tirocini per insegnare L’ultimo regalo della Gelmini agli studenti

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Roberto Zito, studente di Filologia Moderna all’Università di Catania sullo strano caso di coloro i quali si sono iscritti quest’anno a una laurea magistrale. E che rischiano di non poter insegnare, se non iscrivendosi a un corso di laurea abilitante. Di cui ancora non si sa nulla.

A occhio e croce, gli studenti iscrittisi in questo anno accademico a una laurea magistrale, sia essa Matematica specialistica o Lingue e culture europee, superano di gran lunga il migliaio. Solo a Catania gli iscritti in Filologia moderna dell’anno 2011/2012 contano quasi cento studenti. Arrivati faticosamente a raggiungere la laurea triennale, ora sono in procinto di completare il proprio percorso in attesa magari di una speranza nel settore della scuola pubblica. Speranza che potrebbe concretizzarsi con gli imminenti Tfa, i tirocini formativi attivi che sostituiscono, dopo ben quattro anni di vuoto, i defunti corsi Sissis per l’abilitazione all’insegnamento. Proprio in questi giorni un comunicato stampa del ministero della Pubblica istruzione annuncia l’apertura delle selezioni dei Tfa che si svolgeranno a giugno tra tutti coloro in possesso di alcuni requisiti. Tra questi, c’è quello di essere iscritti a una laurea magistrale nell’anno 2010/2011. Nulla di male, penserete: a giugno è impossibile che le matricole delle magistrali 2011/2012 abbiano già conseguito il titolo necessario. E’ una pura questione di tempi, e di logica, direte. Purtroppo le cose non stanno così.

L’11 novembre 2011 infatti, poco prima che Berlusconi si dimettesse dalla sua carica, un decreto firmato dall’allora ministro Mariastella Gelmini (visibile qui: http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20111124/decreto-ministeriale-11-novembre-2011-prove-di-accesso-tirocinio-formativo-attivo.pdf) poneva le seguente condizioni: i Tfa sarebbero partiti entro l’anno (di fatto, partiranno l’anno successivo) e sarebbero stati aperti ai laureati di vecchio e nuovo ordinamento e agli iscritti alle magistrali 2010/2011. Gli iscritti agli anni successivi, ossia a partire dal 2011/2012, qualora volessero insegnare, dovranno iscriversi a una nuova e fantomatica laurea abilitante a numero chiuso che consente l’accesso senza selezione al Tfa.

Il problema, molto semplice, è che tutte queste ipotesi e proclami si sono concretizzati in un nulla di fatto: nel novembre del 2011 non esistevano lauree abilitanti all’insegnamento per le medie e i licei, e non si sono mai viste nemmeno nei mesi successivi. E’ una questione di tempistica prevista e poi disattesa, e la logica vorrebbe che si ponesse rimedio permettendo agli iscritti alle normali magistrali del 2011/2012 un futuro accesso ai Tfa.

A sentir parlare i rappresentanti del ministero della Pubblica istruzione che hanno scritto e voluto questo decreto non è così. Chiedendo delucidazioni al numero dell’ufficio relazioni con il pubblico del Miur, agli studenti è stata data la seguente risposta: se vorrete insegnare, dovrete passare alla nuova laurea abilitante per l’insegnamento che partirà (ancora questa, un’ipotesi tutta da vedere) nel 2012/2013. Farete il test, entrerete con riconoscimento degli esami fatti nell’anno precedente e il gioco è fatto. Una soluzione assurda che comporta vari problemi: in primis, la perdita di un anno di studi di tutti gli studenti di magistrale del 2011/2012. In secondo luogo, si accanirebbe ancora di più la guerra per accedere a una magistrale abilitante che prevede un numero di posti stabilito col contagocce. La soluzione più ovvia sarebbe invece correggere i requisiti per accedere ai Tfa consentendo agli immatricolati di quest’anno lo stesso diritto che hanno dato agli studenti dell’anno precedente. Una soluzione che potrebbe sembrare la più ovvia e corretta, ma che al ministero della Pubblica istruzione, per il momento, non hanno intenzione di attuare.

A sentire invece l’ex consigliere del Ministro Gelmini nonché ispettore presso il ministero della Pubblica istruzione Max Bruschi, la possibilità di impedire l’accesso ai Tfa agli studenti del 2011/2012 non solo è concreta ma è anche da preferire: nella sua pagina facebook, alla richiesta di molti studenti di delucidazioni in merito, la sua risposta è sempre la stessa, ossia che a settembre dovranno fare il test per accedere alle lauree magistrali abilitanti con riconoscimento dei crediti, qualora partissero. Altrimenti, il neo ministro Profumo concederà il diritto di fare i test per i futuri Tfa. Ma non è una cosa tanto ovvia, nonostante la logica vorrebbe che fosse il contrario.

I tempi sono ancora immaturi per prevedere cosa accadrà a settembre 2012 o tra un anno. Certo, la volontà dei rappresentati del Ministero di sbarrare l’accesso a studenti che in questo preciso istante stanno proseguendo un percorso di studi che fino a ieri consentiva la possibilità di insegnare fa venire i brividi. Come se gli studenti dell’anno accademico 2011/2012  fossero solo numeri, cifre da tagliare. Come se non avessero voce in capitolo. Tuttavia non è così, e mentre su facebook è stato aperto un gruppo sul tema al fine di tenere aggiornati gli studenti, all’Università di Siena si discuterà in questi giorni del destino dei colleghi di magistrale. L’intenzione è quella di alzare finalmente la voce su una vicenda che, se non nell’imminente, di certo scoppierà con gravi conseguenze nel momento in cui, in un futuro prossimo o remoto, i laureati di magistrale del 2011/2012 tenteranno di abilitarsi all’insegnamento. Scoprendo così un intoppo che invece andava corretto ben prima che scoppiasse lo scandalo.

[Foto di Tim Ellis]


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