A Librino due settimane dedicate alla palla ovale «Per diffondere modo di fare sport dei Briganti»

«Siamo sempre in attività per il reclutamento di nuove leve da inserire nelle nostre squadre di rugby, ma il campus nasce soprattutto dall’idea di allargare il raggio d’azione sia geograficamente, andando oltre il quartiere, sia estendendo la fascia d’età anche ai ragazzi più grandi. Per questo abbiamo invitato anche gli studenti delle scuole medie e superiori di Catania, affinché possano provare in prima persona cosa vuol dire giocare a rugby». A parlare a MeridioNews è Piero Mancuso, fondatore dei Briganti Librino e ideatore del Briganti rugby camp, il primo campus gratuito organizzato dal 10 al 22 giugno, tutti i pomeriggi dalle 17.30 alle 20. Aperto, nella struttura del campo San Teodoro Liberato ad aspiranti rugbisti e rugbiste dai 7 ai 18 anni.

«Oltre a due settimane interamente dedicate allo sport – spiega  Mancuso – e sarà anche un buon motivo per restare in contatto con le scuole e per offre a titolo gratuito, anche se per sole due settimane, un grest ai ragazzini che avranno appena terminato la scuola». Le lezioni saranno tenute da tecnici e allenatori che tutto l’anno seguono le squadre e dai ragazzi delle giovanili, che daranno una mano per l’occasione.

Alla fine delle due settimane, poi, chi vorrà proseguire l’avventura verrà tesserato e inserito nei vari team, ma le porte sono aperte anche a chi vuole semplicemente fare una prova, conoscere meglio questo sport e immergersi nel mondo Briganti. «Perché l’obiettivo – ci tiene a precisare Mancuso – non è semplicemente quello del reclutamento, ma anche e soprattutto diffondere il nostro modo di fare sport in città». Dopo l’estate, dunque, la stagione ripartirà in autunno, con la preparazione atletica e le partite di campionato.

Parrebbe tra l’altro, ed è notizia fresca di questi giorni, che l’assessorato abbia finalmente sbloccato i lavori di posa del terreno sintetico al campo San Teodoro. La gara, ricorda Mancuso, era stata bandita dal Comune di Catania un anno fa e oggi, forse, i lavori sono pronti a partire. «Speriamo che questa manifestazione sia di buon auspicio per dare realmente inizio ai lavori che renderebbero il San Teodoro Liberato un vero campo da gioco, più appetibile anche agli occhi di chi lo vede dall’esterno e che sarà più invogliato a venirci a trovare e scoprire la nostra attività».

Giorgia Lodato

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