A presentare il programma dell'evento, che si terrà nel capoluogo etneo dal 9 al 16 settembre, è stato il professore Carlo Colloca, docente di Sociologia dell'ambiente e del territorio a Unict. «Ascolteremo associazioni e cittadini», dichiara
A Catania la summer school di Sociologia del territorio «Attenzione sarà rivolta alle periferie del centro storico»
Le periferie del centro. Questo l’argomento della decima edizione della summer school di alta formazione di sociologia del territorio che si svolgerà dal 9 al 16 settembre a Catania. L’evento è organizzato da dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università e vedrà la partecipazione di sociologi, urbanisti e assistenti sociali. Una settimana nel corso del quale l’attenzione verrà rivolta alla complessità dei centri storici delle città del Mezzogiorno, con Catania che in tal senso rappresenta un caso di studio.
«Nel Sud sono tante le città che hanno nei centri storici forti condizioni di vulnerablità – ha detto Carlo Colloca, docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Catania, intervistato da Radio Fantastica nel corso del programma condotta da Antonella Insabella -. Catania sintetizza bene il fatto di come il centro sopravviva come luogo di consumo e consumo di luogo. Possiamo dire che le popolazioni che vi viono sono polarizzate: c’è chi ha alta capacità economica e poi abbiamo chi invece vive in condizioni di marginalità. Penso per esempio ad anziani e stranieri. Nel mezzo – ha aggiunto Colloca – si inserisce una popolazione di consumatori che vivono il centro perché c’è la movida e i luoghi dei consumi culturali».
In Sicilia negli anni scorsi è stata discussa una legge sulla rifunzionalizzazione dei centri storici che ha attirato tante critiche. «In quelle norme c’è chi ha ravvisato i margini per i rischi di speculazione – ha spiegato Colloca -. Io non sono un conservatore dell’immobile a tutti i costi, secondo me se non ci sono le condizioni di sicurezza, è giusto contemplare anche l’ipotesi demolizione, pur nel rispetto dei contesti». La summer school prevede un programma di didattica e poi l’immersione nei luoghi della città: «Andremo in quartieri con San Berillo, Civita, San Cristoforo, incontreremo associazioni impegnate nel territorio ma anche semplici cittadino. L’obiettivo – ha concluso il professore Colloca – sarà quello di raccogliere bisogni, critiche, aspettative di chi vive questi luoghi».