Il 33esimo anniversario della morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, a Palermo, è l’occasione per la segreteria generale della Cgil per una riflessione sui temi del lavoro alla vigilia del primo maggio. «Il lavoro dovrebbe essere l’ossessione quotidiana di chi ci governa, ma non mi pare che lo sia»
Camusso all’attacco del Governo Renzi «Disoccupazione emergenza Paese»
Il 33esimo anniversario della morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, a Palermo, è l’occasione per la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, per tornare all’attacco del governo Renzi sul dramma della disoccupazione. Le cui cifre «dicono esattamente qual è la vera emergenza del Paese. Per questo domani, primo maggio, il pensiero non può che essere rivolto al lavoro quale necessità fondamentale. Dovrebbe essere questa l’ossessione quotidiana di chi ci governa, ma non mi pare che lo sia».
La due giorni di Camusso in Sicilia, dopo la tappa di oggi nel capoluogo siciliano, proseguirà domani a Pozzallo per le celebrazioni della festa del lavoro. Una scelta non casuale. Il centro del ragusano da mesi, infatti, è diventato l’approdo di disperati in fuga da guerra e violenza. «Anche nell’immigrazione c’è una criminalità da sconfiggere – ha detto la leader del sindacato a margine delle celebrazioni per il trentatreesimo anniversario di La Torre – ed è quella di chi non fa accoglienza e di chi la usa per fare affari. L’accoglienza non è solo il riconoscimento del diritto d’asilo, ma la possibilità di trovare un lavoro e un futuro migliore».
Perché per Camusso «non si può assistere indifferenti a questa strage nel Mediterraneo. Il lavoro dovrebbe essere il faro che ci guida, non ci possono essere nuove forme di schiavismo e di lavoro sottopagato in ragione della provenienza dalle zone di guerra o dalla fame. Direi – ha concluso la sindacalista – che non mancano le ragioni per celebrare il primo maggio a Pozzallo e trasformarlo in un’occasione di riflessione non solo sulle politiche per il lavoro, ma anche su quelle per l’immigrazione».