PD: Raciti vuole ricordare Pio La Torre, ma si dimentica dei missili Cruise di ieri e del Muos di Niscemi di oggi

IL SEGRETARIO DEL PD SICILIANO SI CIMENTA IN UN ACROBATICO ESERCIZIO DI IPOCRISIA E DI ‘GESUITISMO’

Dopo i protagonisti della lista L’altra Europa per Tsipras, anche il PD siciliano annuncia che domani commemorerà la figura di Pio la Torre, il segretario dell’allora Pci siciliani che venne ucciso il 30 aprile del 1982. La Torre, oltre a combattere il malcostume presente nel Pci siciliano di quegli anni, si era messo contro gli americani dando vita, insieme con il movimento cattolico, a un grande movimento popolare contro la militarizzazione della Sicilia (in particolare, contro i missili Cruise di Comiso).

Insomma, nel delitto La Torre si rintracciano interessi mafiosi, interessi della mala-politica e l’ombra di Gladio (probabilmente preminente sul resto). Ma vediamo cosa scrivono i dirigenti del PD siciliano.

“Domani, 30 aprile, il PD Sicilia ricorderà Pio La Torre e Rosario di Salvo, a 32 anni dall’attentato mafioso nel quale persero la vita – si legge nel comunicato -. La commemorazione si terrà alle ore 8.30, in Via Vincenzo Li Muli, sul luogo dell’agguato.

Interverranno il Segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti, e il Segretario provinciale di Palermo, Carmelo Miceli.

“Il Partito democratico – dichiara Raciti – raccoglie l’eredità politica e culturale di Pio La Torre. E’ nostro dovere celebrarne la memoria, fuori da ogni strumentalità e contingenza politica”.

“La grande ricchezza del pensiero di Pio La Torre – prosegue – deriva dall’intelligenza con la quale portò avanti la battaglia a Cosa nostra, e che resta alla base di ogni condotta antimafia, avendo compreso che andava combattuta non semplicemente attraverso l’azione penale diretta contro i suoi esponenti, ma su più livelli e dall’interno della società, come dimostra la grande intuizione del sequestro dei beni. Ancora oggi – conclude – questo resta lo strumento fondamentale della lotta alla criminalità organizzata”.

Nota a margine

Il comunicato del segretario del PD siciliano, Raciti, è un raro esempio di gesuitismo politico all’ennesima potenza. Il giovane Raciti, con linguaggio ‘doroteo’ di dimentica di citare la battaglia sociale di La Torre contro i militari americani, forse perché il suo Partito non ha mai detto una sola parola su quella schifezza che si chiama Muos di Niscemi. Un’arma letale che, oltre a far diventare la Sicilia obiettivo privilegiato di possibili attentati terroristici, rischia di far ammalare migliaia di siciliani.

Bene hanno fatto, ieri sera, i dirigenti della Lista Tsipras a sottolineare che non si può ricordare Pio La Torre ignorando il Muos di Niscemi: perché la lotta contro il Muos di Niscemi è la stessa lotta che La Torre, a viso aperto – con il coraggio che né il giovane Raciti, né il PD possiedono – combatteva contro i missili Cruise.

Ricordare La Torre facendo finta che il Muos non c’è è un atto di somma ipocrisia culturale prima che politica.

Siccome nutriamo stima nei confronti del candidato del PD alle elezioni europee, professore Giovanni Fiandaca, gli consigliamo di vergare una bella dichiarazione, dissociandosi dal silenzio del PD sulle lotte di La Torre contro la militarizzazione della Sicilia e sul Muos di Niscemi. Guadagnerà simpatia e voti.

 

 


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