Quali competenze musicali ha l'imprenditrice simbolo dell'antiracket?
Battiato: sbagliata la nomina di Valeria Grasso all’Orchestra Sinfonica
QUALI COMPETENZE MUSICALI HA L’IMPRENDITRICE SIMBOLO DELL’ANTIRACKET?
La nomina dell’imprenditrice Valeria Grasso alla carica di sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana (Foss) “e’ sbagliata. Non e’ questo il modo di risolvere i problemi”. Lo afferma a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos, Franco Battiato, convinto che il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, avrebbe dovuto chiamare “Gioacchino Lanza Tomasi, uomo che si intende di musica. Di solito in campo mondiale, alla guida di istituzioni di questo tipo si mettono persone competenti del settore e non un tennista…”, scherza il musicista catanese, che nel primo governo formato da Crocetta era stato nominato assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo. E da subito si era occupato dell’istituzione musicale palermitana, che in passato ebbe come direttore stabile addirittura il grande Sergiu Celibidache.
Grasso, imprenditrice palermitana proprietaria di una palestra e simbolo dell’antimafia, ha anche presentato una squadra di tredici consulenti gratuiti che dovranno aiutarla nella gestione dell’Orchestra. E uno di loro, secondo quanto scrive proprio Lanza Tomasi oggi sull’edizione di Palermo de ‘La Repubblica’, avrebbe proposto un’espansione dell’orchestra nel campo della musica leggera d’intrattenimento. “Sono delle farse -ribatte Battiato- perche’ la musica leggera e’ una cosa completamente diversa e non c’entra niente con l’attivita’ di un’orchestra sinfonica”. “Io non voglio essere presuntoso -afferma- e non so se la signora Grasso abbia o meno competenze musicali”, imprescindibili secondo Battiato, per guidare un’istituzione come la Foss. E ricorda: “Da assessore, avevo scelto Ennio Nicotra come direttore artistico della Sinfonica Siciliana. Quando lo proposi, qualcuno mi disse:
‘Ma non possiamo chiamare un altro?’. Allora io chiesi al mio interlocutore di fare un nome. Sa quale fu la risposta? ‘E che ne so, io mi occupo di calcio’. Ecco -conclude Battiato- non credo sia questo il modo di risolvere i problemi”.