Mentre Renzi e Crocetta chiacchierano la Sicilia affonda

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, A PARTE LA SCUOLA, NON SEMBRA INTERESSATO AI PROBLEMI DELLA NOSTRA REGIONE. IL GOVERNATORE CONTINUA A FARE PASSERELLE, MA NON SEMBRA INTERESSATO A CAMBIARE UNA GIUNTA FALLIMENTARE

di Carmelo Raffa

L’Assemblea regionale siciliana può aspettare e la Commissione Bilancio non si può riunire. Tutto ciò a causa del fatto che il governatore Rosario Crocetta ed il suo Governo ancora non presentano le variazioni al Bilancio 2014, dopo l’impugnativa del Commissario dello Stato. Senza le variazioni di Bilancio sarà impossibile fare fronte alle incombenze della Regione e degli Enti Locali.

Crocetta, come un semplice scolaretto che ha studiato poco, afferma. “Mi dispiace, sono impreparato”. Se continua così, a breve, migliaia e migliaia di lavoratori rischiano di rimanere senza stipendi ed, in tal caso, sarebbero costretti a far sentire la propria voce con iniziative di protesta.

Se Crocetta ritiene che la sua Giunta sia arrivata al capolinea, come hanno affermato ad alta voce nei giorni scorsi prima Giuseppe Lupo e poi Antonello Cracolici, esponenti del Partito Democratico (mentre il neo segretario regionale di questo Partito, Fausto Raciti fino ad oggi si è limitato al “silenzio assenso!), si presenti in aula con una compagine che sia l’espressione vera dei siciliani che con il loro voto hanno determinato la sua elezione e quella del Parlamento dell’Isola.

A tal proposito, l’ex segretario regionale del PD siciliano, Giuseppe Lupo, nell’intervista rilasciata domenica scorsa al quotidiano La Sicilia, dichiarava: “A Roma si poteva cambiare il Presidente del Consiglio dei Ministri, mentre il Presidente della Regione è stato eletto direttamente dai siciliani. Però si possono cambiare gli assessori”.

Rosario Crocetta se effettivamente vuole il bene della Sicilia e dei Siciliani non deve soltanto alzarsi ogni mattina per fare sterili proclami, ma deve agire e concretizzare.

In questo ultimo periodo i disoccupati nell’Isola sono ulteriormente aumentati e la gente è veramente disperata. I poveri aumentano sempre più ed i giovani laureati scappano verso l’estero per cercare quello che qui non c’è. E se qui n Sicilia è diventato quasi impossibile trovare lavoro, ebbene, questo lo si deve ai Governi nazionali, che nell’ultimo ventennio hanno abbandonato e trascurato i territori più deboli, Sicilia in testa, e all’insipienza dei Governi regionali

Se il buon giorno si vede dal mattino, dobbiamo constatare che anche Matteo Renzi, a cominciare dal suo programma e dalla composizione del suo Governo, dimostra – proclami a parte, come quelli di stamattina a Siracusa – di fregarsene della Sicilia e dei siciliani abbandonandoci al nostro misero destino. Renzi ha affrontato il tema della scuola. Giustissimo. Ma in Sicilia abbiamo altre emergenze. Sulle quali ha taciuto.

I politici siciliani, Governatore Crocetta in testa, che fanno? Le chiacchiere non servono a niente. E’ indispensabile creare immediatamente un fronte di emergenza politico che accomuni tutte le persone in solo obiettivo: rilanciare la produttività e l’occupazione in Sicilia.

 


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