Nel crollo generale della sicilia - disoccupazione alle stelle, lavori pubblici bloccati, agricoltura allo sbando, marinerie in crisi, attività industriali ormai 'ospiti fissi' del nuovo programma 'chi le ha viste?', pubbliche amministrazioni isolane impegnate a far vivere 'il castello' di kafka, finanziarie impugnate dal commissario dello stato e via delirando - non poteva mancare la 'ciliegina sulla torta': la sceneggiata sul rilancio dell'industria automobilistica a termini imerese.
Dopo-Fiat a Termini: Di Risio, dove sei?
Nel crollo generale della Sicilia – disoccupazione alle stelle, lavori pubblici bloccati, agricoltura allo sbando, Marinerie in crisi, attività industriali ormai ‘ospiti fissi’ del nuovo programma ‘Chi le ha viste?’, pubbliche amministrazioni isolane impegnate a far vivere ‘Il castello’ di Kafka, finanziarie impugnate dal commissario dello Stato e via delirando – non poteva mancare la ‘ciliegina sulla torta’: la sceneggiata sul rilancio dell’industria automobilistica a Termini Imerese.
Noi, in verità, ci siamo sempre posti una domanda: potevano due governi che hanno solo prodotto danni -ci riferiamo al precedente governo Berlusconi e all’attuale governo regionale retto da Raffaele Lombardo – produrre qualcosa di serio a Termini Imerese? A questa nostra domanda rispondono in due: l’incedere degli eventi, contrassegnati da un miscuglio di immobilismo e di nulla, e i comunicati del parlamentare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi, unica voce che cerca di fare chiarezza sul futuro industriale di Termini Imerese.
“Sui problemi che riguardano l’area industriale di Termini Imerese – dice Apprendi in un comunicato – non si può più attendere. Intervenga subito il Ministro Passera per verificare se il soggetto Dr Motors di Di Risio è nella condizione di fare partire immediatamente il progetto così come si era impegnato a fare”.
Per Apprendi, va fatta chiarezza sul futuro del personale dello stabilimento ex Fiat. Il riferimento è al personale che deve avviarsi alla pensione e a “coloro i quali speravano , già a gennaio di quest’anno, di rientrare al lavoro”.
A parere del parlamentare regionale del Pd, “questi ritardi rischiano di mettere in discussione gli ammortizzatori sociali per il prossimo anno. L’advisor Invitalia, nominato dal governo Berlusconi, con i ministri Scaiola e Romani deve concludere la propria missione nel più breve tempo possibile.”
Foto tratta da queesquilie.wordpress.com