Cinque società, 27 immobili, otto autoveicoli e 43 tra rapporti bancari e polizze assicurativa. Per un valore complessivo di otto milioni di euro. Ammonta a tanto il sequestro effettuato agli imprenditori alcamesi Nicolò, Francesco e Leonardo Coppola. I tre sono accusati di intestazione fittizia di beni, grazie anche all’aiuto di Gaetano Manno, già indagato per associazione mafiosa nell’operazione Bagolino.
L’inchiesta che, invece, ha portato al sequestro di queste ore si chiama Alqamah ed è stata coordinata dalla procura di Palermo, mentre le misure preventive sono state disposte dal tribunale di Trapani. Le indagini hanno origine nel 2011, quando i carabinieri di Trapani avevano approfondito il fenomeno dell’intestazione fittizia di beni e società a prestanome sparsi sul territorio, che di fatto fornivano una facciata di legalità a personaggi invece già coinvolti e condannati per associazione mafiosa.
Secondo gli inquirenti, Nicolò Coppola, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, avrebbe usufruito dell’aiuto del padre Francesco e del fratello Leonardo – oltre che del già citato Manno – per smistare le quote della Trasport scavi srl. La società avrebbe goduto della protezione di Cosa nostra, che avrebbe facilitato le attività sia nel settore privato – i parchi eolici di Alcamo e Partinico – che nel pubblico, con i lavori lungo la strada provinciale Alcamo-Castellammare del Golfo.
Un 64enne di Agrigento, Mario Mondello, è morto cadendo in un laghetto artificiale con il suo…
Centotrentuno morti. Si tratta del numero di pedoni uccisi in Italia dall'inizio del 2024. C'è…
Un giovane di 25 anni è ricoverato in rianimazione all'ospedale Civico di Palermo dopo essere stato investito…
Dopo accertamenti medici è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a…
Una vera e propria serata da discoteca, senza autorizzazioni, quella bloccata nel tardo pomeriggio del…
Il festival Rendez-Vous, in chiusura della sua XIV edizione, regala al pubblico italiano unevento speciale…