La verità, ci ricorda Antonio Gramsci, è sempre rivoluzionaria. Nei giorni scorsi i politici da quattro soldi – con in testa gli esponenti del Pd e del Pdl – hanno criticato la magistratura di Taranto, ‘rea’ di aver bloccato alcune aree dello stabilimento Ilva (ex Italsider). I magistrati non si sono divertiti: hanno solo tutelato la salute pubblica.
Oggi i giornali pubblicano i primi ‘lanci’ di uno studio dove si dimostra, dati epidemiologici alla mano, che a Taranto e dintorni, il tasso di mortalità per tumore nella zona è superiore alla media italiana del 15%, in particolare per il tumore al polmone (+30%). Non si tratta di uno studio ‘scognito’, ma di un’indagine epidemiologica coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, che verrà presentata il 18 settembre al ministero della Salute. Un dato legato all’inquinamento prodotto dall’Ilva.
I magistrati hanno ragione. La politica-politicante ha torto. Lo stabilimento Ilva di Taranto andava fermato. E vanno introdotte le tecnologia a tutela della salute pubblica.
Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere.
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