Non solo pane. È così che è stata denominata l’operazione che ha portato agli arresti di nove persone (otto in carcere e una agli arresti domiciliari) in provincia di Catania per i reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Indagini – coordinate dalla procura, e portate avanti dai carabinieri – che sono la prosecuzione […]
La vendita di droga take away con base al panificio: «Già fatto Amazon»
Non solo pane. È così che è stata denominata l’operazione che ha portato agli arresti di nove persone (otto in carcere e una agli arresti domiciliari) in provincia di Catania per i reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Indagini – coordinate dalla procura, e portate avanti dai carabinieri – che sono la prosecuzione dell’operazione Koala che, nel 2021, aveva consentito di individuare un sodalizio criminale finalizzato allo spaccio di cocaina in modalità itinerante nella provincia di Catania.
Catania, Gravina di Catania, Mascalucia, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Valverde e Tremestieri Etneo. Sono questi i territori interessati dalle attività investigative. Gli ordini della cocaina – che veniva chiamata «cosa» – sarebbero stati effettuati telefonicamente dagli acquirenti. Una veloce battuta al cellulare, poi l’indicazione di un orario e un punto di incontro sempre diverso (da fare coincidere con impegni familiari e necessità del cliente); e, infine, lo scambio tra sostanza stupefacente e denaro, qualche volta anche tramite ricariche di carte prepagate intestate a persone terze. In alcuni casi, la compravendita di droga sarebbe avvenuta in modalità take away. Uno degli indagati, per informare il cliente che la droga era pronta per il ritiro nel luogo stabilito, avrebbe detto: «Già fatto Amazon», come un corriere del noto e-commerce.
Qualcuno degli spacciatori, inoltre, avrebbe ospitato gli assuntori in casa per il tempo necessario alla consumazione del pippotto, mettendo a disposizione perfino le camere dei familiari. Uno dei pusher, panettiere di mestiere, avrebbe utilizzato il suo forno – che si trova in una strada senza uscite a San Giovanni La Punta – come base per lo spaccio. Qui i clienti, usando un linguaggio in codice, avrebbero chiesto di potere ritirare «mezzo chilo di pane» o «mezza pagnotta», con riferimento alla quantità di cocaina richiesta. Nel corso delle indagini c’è già stato un arresto in flagranza e cinque denunce per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e pure il sequestro di oltre 50 grammi di cocaina e di bilancini e strumenti per il confezionamento della droga.
In carcere:
– Gaetano Bellia, 35 anni;
– Angelo Cannavò, 55 anni;
– Santo D’Amico, 33 anni;
– Gabriele De Fazio, 22 anni;
– Giuseppe Puglisi, 64 anni;
– Anthony Rinaldi, 32 anni;
– Ignazio Christian Speranza; 33 anni.
Agli arresti domiciliari:
– Giuseppa Di Mauro, 53 anni.