Porte girevoli, in casa Palermo, sul fronte allenatori. La new entry è il palermitano Giovanni Tedesco. Fino al termine della stagione sarà l’ex centrocampista rosanero (classe 1972) il «braccio destro» di Guillermo Barros Schelotto in attesa che vengano risolti i problemi burocratici legati al tesseramento del tecnico argentino. Tedesco, che questo pomeriggio si è recato allo stadio Barbera per la definizione dell’accordo, firmerà domani il contratto che lo legherà alla società rosanero per i prossimi sei mesi.
Per motivi diversi sono state bypassate le candidature di Bosi e Viviani come interlocutori di Schelotto, operativo in panchina in qualità di dirigente accompagnatore. Il primo, titolare ieri al Barbera in occasione della gara contro l’Udinese, tornerà regolarmente alla guida della Primavera. Il secondo, invece, resta in stand-by consapevole del fatto che la sua lettura della partita persa 4-0 a Marassi contro il Genoa lo scorso 17 gennaio non ha convinto lo stato maggiore della società.
Dopo avere pesato le soluzioni interne, i vertici del club di viale del Fante hanno deciso di seguire un’altra strada e dal cilindro hanno uscito l’opzione Tedesco. Una vecchia conoscenza del mondo rosanero, realtà che il neo-allenatore del Palermo ha vissuto e visto da diverse angolazioni: come giocatore (dal gennaio 2006 al maggio 2010 ha collezionato 93 presenze in gare ufficiali condite da 11 gol di cui 9 in partite di campionato), dirigente (per un breve periodo ha ricoperto il ruolo di team manager) e anche come tecnico in qualità sia di collaboratore (di Delio Rossi) sia di allenatore (Allievi Regionali nel 2011/12).
L’esperienza nel settore giovanile rosanero è stata la prima tappa della carriera di allenatore di Tedesco. Dopo una parentesi al Foligno (Seconda divisione Lega Pro), Giovanni nel recente passato ha proseguito il suo percorso a Malta: nella passata stagione ha guidato il Floriana (squadra del presidente Riccardo Gaucci, figlio di Luciano che era il patron del Perugia nel periodo in cui Tedesco giocava nel club umbro); in estate, invece, è passato al Birkirkara, club con cui si è tolto qualche soddisfazione in Europa League (al secondo turno eliminatorio fatale la sconfitta ai rigori contro il West Ham) grazie anche al contributo dell’amico Fabrizio Miccoli con il quale aveva giocato al Perugia e al Palermo. L’esperienza maltese è finita lo scorso 10 dicembre, giorno in cui ha rescisso consensualmente il contratto.
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