Polmoni urbani, 120mila dal M5s per tre progetti Arte, sport e teatro: da Mazara a Caltanissetta

E tre. Dopo il microcredito alle imprese e la trazzera di Caltavuturo, i grillini siculi mettono a segno il triplete. È stato presentato in questi giorni all’Ars l’esito del concorso Boom – Polmoni urbani, progetto che i deputati pentastellati hanno promosso con la partnership di Farm Cultural Park, il centro culturale di nuova generazione presente a Favara da cinque anni. L’obiettivo è la rigenerazione urbana e l’idea è proprio del patron di Farm, il notaio Andrea Bartoli. 

Il risultato è che, da oggi e per un triennio, i tre progetti vincitori godranno di 120mila euro l’uno per concretizzare ciò che ha maggiormente colpito la giuria. La somma che, lo ricordiamo, deriva dalle restituzioni che i deputati grillini operano sulla loro indennità parlamentare, sarà divisa in tre tranches annuali da 40mila euro. I tre elaborati che hanno avuto la meglio sugli altri sette finalisti, la spuntano su ben 120 partecipanti e sono stati selezionati da una giuria di qualità scelta con parametri molto stringenti dai coordinatori del progetto: si tratta di Catterina Seia, esperta in economia della cultura; Emilio Casalini, giornalista di Report; Annibale D’Elia, esperto di innovazione sociale e politiche giovanili. 

I parlamentari che hanno seguito da vicino l’iter del concorso, Claudia La Rocca e Gianina Ciancio, ci tengono a precisare che «la professionalità comprovata, ma soprattutto la non-sicilianità dei giurati, sono state le garanzie della nostra credibilità»; «di questo, e della serietà con la quale abbiamo formulato e gestito il bando – dichiara Ciancio – ci è stato dato atto. Ma non dai nostri colleghi: all’Ars, delle nostre iniziative, se ne parla poco e niente; forse perché ciò che proponiamo, e lo facciamo come opposizione, è concreto e foriero di sviluppo reale. C’è un clima di immobilismo assoluto: noi siamo gli unici a lanciare input, non mi risulta che ci siano altre iniziative di questo tenore. Pensate a quanti progetti riusciremmo a finanziare se qualche nostro collega si unisse a noi nella decurtazione dell’indennità». 

Sassolini dalle scarpe a parte, quelli che hanno vinto il concorso hanno tutto per diventare progetti validi. Street Factory Eclettica, che coinvolge cinque ragazzi dai 23 ai 32 anni, persegue l’intento di riqualificare la vecchia pista di pattinaggio di Caltanissetta, facendone un punto di riferimento sportivo-culturale e di aggregazione sociale; è prevista anche una street factory, ossia un luogo dove le arti espressive si combinano con tutte le discipline sportive legate alla strada: dall’hockey allo skateboard, dalla bmx al pattinaggio. 

A Mazara del Vallo, invece, il progetto esiste già da due anni: Periferica, festival multidisciplinare che mette a sistema università, associazioni e imprese, e che si svolge presso una storica cava di tufo, adesso verrà potenziato con l’introduzione di aree come una foresteria sostenibile, un food&drink corner, un re-cycle&vintage shop. Catania, infine, rivivrà attraverso Trame di quartiere: arti performative e audiovisive al servizio di una comunità, quella di San Berillo, che ha ancora tanto da raccontare in termini di patrimonio culturale, nonostante il processo di sventramento urbanistico ed espulsione dei propri abitanti; due laboratori, uno di drammaturgia di comunità e uno legato alla produzione di web series su tematiche legate al quartiere, si svolgeranno nello spazio Trame vive, a sua volta al centro di un nuovo ed innovativo percorso turistico. 

Menzione speciale, poi, per Bella sapi, progetto che, a Racalmuto, intende coinvolgere i cittadini in una sorta di narrazione del cibo e della tradizione culinaria. «Le pratiche burocratiche – spiega Ciancio – saranno espletate entro la prima settimana di ottobre, dopodiché un gruppo di esperti contabili monitorerà la corrispondenza tra business plan ed effettive spese per ogni progetto». La giovanissima Gianina Ciancio, 25 anni laureata in Scienze ambientali, lancia anche un messaggio di speranza progettuale: «Siamo felici per chi ha vinto, ma siamo altrettanto sicuri che chi non ce l’ha fatta abbia intrecciato legami di partenariato ed istituzionali che varranno ugualmente alla realizzazione dei relativi progetti. Così abbiamo incentivato la creatività e le intelligenze siciliane».

Gino Pira

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