Politiche, la Sicilia contesa da centrodestra e M5s L’ultima elaborazione: alla Camera finirebbe 11-8

Chiuse le liste, è tempo di previsioni, di stime e di sondaggi. Tra i più completi e attendibili c’è lo studio di Salvatore Vassallo, docente di Scienza Politica, Politica comparata e Analisi dell’opinione pubblica all’università di Bologna. Oggi pubblicato su Repubblica su base nazionale, per quanto riguarda la Sicilia la previsione del professore, limitatamente ai 19 collegi uninominali dell’Isola per la Camera, lascia poco o nulla da sperare al centrosinistra (che non otterrebbe nessun seggio), mentre la partita se la giocano centrodestra e Movimento 5 stelle, col primo in vantaggio 11 a 8

Vassallo spiega che la sua personale elaborazione si basa su due tipi di fonti: la supermedia dei sondaggi delle ultime due settimane, e «i dati di due rilevazioni campionarie cortesemente messe a mia disposizione da Swg (società che realizza ricerche di mercato e di opinione), da cui ho ricavato una “matrice dei flussi”, cioè degli spostamenti dell’elettorato da un partito all’altro, differenziati per macro-aree, che ho applicato ai risultati elettorali del 2013 in ciascun collegio del Rosatellum». 

I risultati che emergono sono quindi suscettibili di un margine di errore, perché le intenzioni di voto degli elettori sottoposti ai sondaggi potrebbero cambiare o non rispecchiare la realtà. C’è infine da premettere che i 19 seggi assegnati sull’Isola per la Camera nei collegi uninominali (dove ogni coalizione presenta un solo candidato e vince chi ottiene un voto in più) rappresentano solo il 37 per cento del totale. La restante parte verrà decisa nei collegi plurinominali, dove il sistema di ripartizione è proporzionale e i partiti hanno imposto i listini bloccati, con l’ovvia conseguenza che chi occupa i primi posti dei listini è più avvantaggiato e, in alcuni casi, certo del seggio. 

Sulla base di questa elaborazione, la mappa della Sicilia si colora quindi soltanto di giallo (M5s) e di blu (centrodestra). La coalizione di Silvio Berlusconi (anche se non potrà essere lui il designato premier per via dell’interdizione dai pubblici uffici per sei anni) vincerebbe con ampio margine (superiore ai cinque punti percentuali) nei collegi di Bagheria (Carolina Varchi otterrebbe il 39,46 per cento contro il 33,88 di Vittoria Casa del M5s), di Barcellona pozzo di Gotto (Mariella Gullo avrebbe il 38,36 per cento contro il 32,32 del parlamentare grillino uscente Villarosa) e di Acireale (con Basilio Catanoso addirittura al 41,50 per cento contro il 34,92 della pentastellata Giulia Grillo e un ridotto 16,95 per cento del candidato del centrosinistra Nicola D’Agostino). A Catania il candidato di Fratelli d’Italia Manlio Messina stacca di poco meno di cinque punti l’imprenditrice grillina Laura Paxia

Dall’altra parte il Movimento 5 stelle avrebbe un vantaggio netto nei collegi di Siracusa (con Paolo Ficara al 39,60 per cento contro il 30,90 della candidata del centrodestra Nicoletta Piazzese), di Ragusa (39,61 per cento per Maria Lucia Lorefice, a fronte del 33,49 di Katia Bruno). A Marsala e Mazara del Vallo i pentastellati avrebbero un vantaggio di poco sotto i cinque punti percentuali rispetto ai competitors di centrodestra. 

In tutti gli altri seggi, definiti da Vassallo «in bilico», il testa a testa tra il partito di Luigi Di Maio e la coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni-centristi è più serrato, con differenze inferiori al 5 per cento. In particolare il centrodestra risulterebbe in vantaggio a Monreale (con Saverio Romano), Palermo-Resuttana-San Lorenzo (con Francesco Cascio), Palermo-Libertà (con Ada Terenghi), Enna (con il leghista Carmelo Lo Monte), Paternò (con Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex presidente della Regione Raffaele), e Messina (con Matilde Siracusano). Il Movimento 5 stelle invece, sulla base dell’elaborazione del professor Vassallo, conquisterebbe per poco anche i collegi di Agrigento (con Michele Sodano), Gela (con l’avvocato Dedalo Pignatone), Palermo Settacannoli (con la dipendente regionale Roberta Alaimo), Avola (con la parlamentare uscente Maria Marzana), e Misterbianco (con Simona Suriano).

Il risultato finale, come detto, vederebbe il centrodestra accaparrarsi 11 seggi, contro gli otto del Movimento 5 stelle. Sondaggi e proiezioni sono stati fatti prima della composizione definitiva delle liste, senza quindi conoscere quali candidati avrebbero concorso nei vari collegi. Resta da capire quanto la presenza di alcune personalità politiche con un sicuro seguito sul proprio territorio (vedasi ad esempio nel centrosinistra il deputato Nicola D’Agostino ad Acireale o il re delle preferenze catanese Luca Sammartino a Misterbianco) potranno cambiare la tendenza fotografata dai sondaggi. 

Salvo Catalano

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