Alcune novità interessano le scuole del Comune etneo. I ragazzi della scuola Rocco Chinnici non dovranno più spostarsi da un paese all'altro. Tuttavia i genitori degli alunni della Don Milani lamentano la chiusura del plesso, temendo per l'inizio del prossimo anno scolastico
Paternò, in città la sede dell’istituto alberghiero Mangano: «Grande conquista per nostri ragazzi»
Dal prossimo anno scolastico gli studenti della sezione distaccata di Paternò iscritti all’Istituto alberghiero Rocco Chinnici di Nicolosi, avranno una sede dedicata in un plesso di proprietà del Comune diretto da Mauro Mangano. Il sindaco della città metropolitana di Catania, Enzo Bianco, aveva firmato qualche settimana addietro un atto d’indirizzo per accettazione in comodato d’uso gratuito dell’immobile situato in via Virgilio e denominato Marconi 2. E ieri mattina, nei locali del comprensivo Guglielmo Marconi è stato ratificato l’accordo.
Al momento della consegna e della firma dei documenti di assegnazione erano presenti il primo cittadino di Paternò, la dirigente scolastica del Marconi, Maria Santa Russo, l’omologa dell’alberghiero Anna Maria Mondati, la dirigente del dipartimento Affari generali e Patrimonio della città metropolitana di Catania, Nunziatina Spatafora, e il dirigente unità operativa Urbanistica del Comune di Paternò, l’architetto Angelo Galea. «Si tratta di una grande conquista – ha commentato Mauro Mangano – Nuove aule saranno presto libere perché si prevede uno spostamento, valutato l’avanzamento dei lavori alla Falconieri, delle classi della materna e primaria presenti alla Marconi». «Siamo quindi fiduciosi – ha aggiunto il primo cittadino – che questa struttura potrà ospitare moltissimi allievi dell’alberghiero, soprattutto quelli di Paternò, che finora sono stati costretti a viaggiare».
«Una a soluzione del genere – ha aggiunto – consente un risparmio non indifferente per le casse del Comune, non dovendo più provvedere a pagare il viaggio verso altri plessi fuori città». L’immobile di via Virgilio dispone di 18 aule ma inizialmente troveranno ospitalità solo 12 classi. Si cercherà ora di lavorare per dotare la scuola dei laboratori che comprendono la cucina e i saloni.«Sono soddisfatta – ha detto la madre di uno studente che frequenta la succursale di Santa Maria di Licodia – perché mio figlio può restare a Paternò. Mi auguro solo – ha aggiunto – che il cambio di sede possa essere all’altezza delle aspettative che tutti noi abbiamo».
Lo stesso entusiasmo non si riscontra però in alcuni genitori dei ragazzi che frequentano il plesso viale Kennedy della Don Milani e che, dallo scorso mese di gennaio, si trova chiuso in attesa che vengano svolti i lavori di messa in sicurezza dell’impiantistica come prevede la normativa vigente in tema di sicurezza. In questi mesi circa 500 bambini sono stati infatti divisi in diverse scuole della città. «Mentre vengono sistemate le classi di una scuola superiore, i nostri bimbi vagano in diverse realtà scolastiche – denunciano le mamme e i papà – Vorremmo sapere quanto inizieranno i lavori perché la scuola non riaprirà in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico».